Economia

Superbonus 110%, tutte le cose da sapere prima di cominciare

Ecco chi ha diritto all'agevolazione, entro quando e a che condizioni
Prima di partire con i lavori, meglio conoscere requisiti e funzionamento del bonus
Prima di partire con i lavori, meglio conoscere requisiti e funzionamento del bonus
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Con il lancio del Superbonus 110%, previsto nel Decreto Rilancio emanato lo scorso 19 maggio (articoli 119 e 121) e convertito in legge il 17 luglio, si aprono diverse possibilità per chi intende ristrutturare e riqualificare la propria abitazione.

Come si applica l’agevolazione, nonostante siano state diffuse dall’Agenzia della Entrate una guida (a luglio) e un’apposita circolare interpretativa (la n.24 dell’8 agosto), non è ancora del tutto chiaro. È probabile che nelle prossime settimane emergeranno nuovi dettagli che aiuteranno i cittadini a orientarsi meglio e con precisione, nel frattempo facciamo chiarezza su ciò che è già noto. 

Chi può usufruire del Superbonus?
Come specificato nell’articolo 119 del Decreto Rilancio, il Superbonus è applicabile da:

  • condomìni
  • persone fisiche (solo sugli interventi di efficienza energetica su massimo due unità immobiliari, a cui si possono aggiungere detrazioni per interventi effettuati su parti comuni dell’edificio)
  • Istituti autonomi case popolari (Iacp)
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • associazioni e società sportive dilettantistiche (solo per lavori negli spogliatoi).

Quali sono gli edifici inclusi e quali quelli esclusi?
L’agevolazione riguarda le spese sostenute per interventi realizzati su singole unità immobiliari residenziali e su parti comuni di edifici residenziali. Sono esclusi gli immobili usati per lo svolgimento di attività di impresa, arti e professioni. Non possono chiedere il Superbonus i proprietari di unità immobiliari accatastate nelle categorie A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di pregio).

Quando si può usufruire del Superbonus?

L’agevolazione del Superbonus spetta a chi affronta delle spese per la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici (interventi trainanti, che sono necessari per chiedere la detrazione), oltre a altri lavori (interventi trainati) che possono - alla presenza di alcuni condizioni - beneficiare anch’essi del 110%. Il periodo dei lavori dev’essere compreso tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Le condizioni principali sono eseguire almeno un intervento trainante e migliorare la prestazione energetica della casa di due classi (o una se l'edificio si trova già in A3).

Quali sono gli interventi trainanti da effettuare?
Il Superbonus spetta se si eseguono lavori per:

  • isolamento termico delle superfici orizzontali, verticali e inclinate dell’involucro degli edifici coinvolgendo almeno il 25% della superficie disperdente (cappotto termico)
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali con sistemi centralizzati o nuova installazione
  • antisismico.

Quali sono gli interventi trainati che possono usufruire del 110%?
In presenza di almeno un intervento trainante e del miglioramento in seguito ai lavori di due classi energetiche, possono usufruire dell’aliquota del Superbonus anche le spese sostenute per:

  • interventi di efficientamento energetico (Ecobonus) nei diversi limiti di detrazione o di spesa previsti per ognuno di essi
  • installazione di strumenti per la ricarica di veicoli elettrici
  • installazione di impianti solari fotovoltaici o sistemi di accumulo integrati al solare fotovoltaico (se eseguiti congiuntamente al cappotto termico o alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento)

Anche in questo caso, la finestra temporale in cui eseguire i lavori è dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Quali altre spese sono ammissibili al Superbonus?
Sono detraibili al 110%, nei limiti previsti per ciascun intervento, anche le spese sostenute per:

  • acquisto materiali, progettazione e spese professionali (perizie, sopralluoghi, ispezioni)
  • costi strettamente legati alla realizzazione degli interventi (ponteggi, smaltimento dei materiali, tassa per l’occupazione del suolo pubblico).

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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