Economia

Successo per le macchine da caffè Lelit: si cercano 20 persone

La società di Castegnato esporta il 90% dei prodotti. Epis: «Crescita a doppia cifra, pronti ad assumere»
La macchina per il caffè espresso: Lelit è famoso soprattutto all’estero
La macchina per il caffè espresso: Lelit è famoso soprattutto all’estero
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Non solo cattive notizie. A fronte della crisi post-Covid e della perdita di posti di lavoro, per fortuna ci sono anche aziende in espansione che investono sul futuro. Lo fa la Gemme Italian Producers di Castegnato, società che detiene il marchio Lelit e specializzata nella progettazione e produzione di macchine espresso e sistemi stiranti per uso domestico e professionale.

La società franciacortina ha lanciato una call per la ricerca di almeno venti figure da integrare nello staff: addetti al montaggio, addetti al magazzino, disegnatori 3d, ingegneri per il reparto ricerca e sviluppo, senior marketing manager, Amazon specialist e Digital Transformation expert. Soprattutto giovani e con un profilo «smart», in termini di flessibilità e visione ampia. La ricerca. La selezione è aperta sul social Linkedin (ma i candidati possono semplicemente inviare il loro curriculum all’email jobs@lelit.com). «Cerchiamo persone che abbiano una predisposizione a lavorare entro un orizzonte internazionale» spiega l’ad Emanuele Epis, al timone dell’azienda di Castegnato fondata nel 1986 a San Vigilio di Concesio insieme ai fratelli Giorgio, Marco e Mauro.

Il mercato è orientato per il 90% all’export, con una presenza forte in Russia e nelle ex repubbliche sovietiche, ma anche Europa centrale e Nord America, Cina (dove la penetrazione commerciale, avviata appena un anno fa, sta già avendo una «impennata»), Sud-est asiatico, Arabia Saudita ed Emirati. «Dovremmo partire nel giro di due anni con il mercato giapponese, stiamo facendo le certificazioni» riferisce Epis e annuncia anche il progetto di «aprire, nel giro di tre anni, una filiale operativa negli Usa».

Gemme Italian Producers (Lelit) è una realtà solida (il fatturato previsto quest’anno è di circa 13 milioni, in crescita rispetto ai 9 milioni del 2018), rientrante a pieno titolo nella categoria «family business», che ha saputo fare tesoro della tradizione reinterpretandola. Si rivolge a un target di certo non generalista, anzi: il prodotto è profilato per utenti esigenti e consapevoli, che si riforniscono presso coffe shop o negozi di elettrodomestici specializzati.

I punti di forza sono rappresentati dalla sinergia tra design e tecnologia, uniti ad un centro di ricerca e sviluppo all’avanguardia. La struttura ha conosciuto parecchi cambiamenti nel tempo, dalle crisi economiche ai passaggi generazionali, ma ha saputo dare sempre risposte positive e lungimiranti, che l’hanno portata ad incrementare sensibilmente il numero di dipendenti (da poco più di 20 ai circa 70 attuali) e da una produzione di nicchia ad un obiettivo globale.

Soltanto negli ultimi anni, Lelit ha investito quasi 4 milioni di euro per ottimizzare i processi produttivi e aumentare la competitività per il mercato mondiale. La sede è stata rinnovata con la creazione di nuovi uffici e ambienti condivisi; il magazzino interamente automatizzato e sono stati introdotti sistemi di progettazione e gestione dei flussi produttivi. «Abbiamo costruito fondamenta solide per fare un deciso salto in avanti nei prossimi tre-cinque anni - afferma Epis -. Perciò guardiamo al futuro con ottimismo, consci che dovremo continuare ad investire, anche e soprattutto nelle persone».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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