Streparava, record di utili e commesse: 25 milioni per il sito di Adro
Molte scoperte scientifiche - dalla penicillina all’amuchina - sono avvenute quasi per caso grazie a quella che viene definita la «serendipità innovativa», ovvero la capacità di approfittare di «inattese e felici scoperte». Il percorso intrapreso da Streparava ricalca, per certi versi, questo modello. «Abbiamo iniziato da tempo ad esplorare percorsi innovativi, prima con la fabbrica d’imprese e-Novia, poi con e-Shock, che realizza soluzioni elettroniche per la dinamica dei veicoli, banco di sperimentazione per nuovi contenuti - chiosa l’ad Paolo Streparava -. La sfida è cambiare pelle, senza perdere il nostro Dna. Per farlo dobbiamo ampliare il perimetro di azione, introducendo la meccatronica nelle nostre produzioni». Questo percorso ha già dato i primi risultati: nei giorni scorsi Iveco Group ha assegnato a Streparava spa il premio «Innovative Together» per il progetto che introduce sensori alle sospensioni dei veicoli. «In questi anni abbiamo perseguito la verticalizzazione dell’azienda, anche attraverso l’acquisizione di Alunext, fonderia per leghe di alluminio - spiega il presidente Pier Luigi Streparava -. La meccatronica, l’applicazione dei sensori, sono scelta obbligata per fronteggiare le sfide e i cambiamenti dovuti alla rapida evoluzione delle tecnologie».
La radiografia
Streparava è oggi un gruppo fortemente internazionalizzato che annovera tra i suoi clienti i principali produttori mondiali automotive. Una realtà composta da sette stabilimenti: quattro in Italia (accanto al sito di Adro, c’è Borroni Power Train di Saronno, Spt di Bazzano Valsamoggia, la fonderia Alunext di Lecco) e tre all’estero (Spagna, India e Brasile) per un totale di circa mille dipendenti di cui 450 nel Bresciano. Streparava detiene anche una piccola quota di e-Novia e il 25% di E-Shock (con possibilità di arrivare al 50%).
I numeri del 2021
L’esercizio si è chiuso con i migliori numeri di sempre: il fatturato consolidato ha sfiorato i 272 milioni, in crescita del 34% sul 2020 (202 milioni) e del 17% sul 2019 (232 milioni). Il dato non comprende le attività in Brasile che nel 2021 hanno portato ricavi per 24 milioni (12 mln nel 2020 e 18 mln nel 2019). «È stato un anno positivo anche se molto complesso - commenta il presidente Pier Luigi Streparava -. Il 2022 continua a dare soddisfazioni in termini di fatturati, ma i margini non sono certamente quelli attesi: non sempre è possibile trasferire gli incrementi di costo di energia e materie prime. I prezzi scenderanno, ma non torneranno ai livelli pre-crisi».
Il super utile
Il 2021 si chiude con un utile netto ben più che raddoppiato a 28,8 milioni (nel 2019 era di 12,2 milioni e nel 2020 di 9,5 milioni) frutto anche della cessione della partecipazione della Abd di Bologna (Streparava deteneva il 34%), società specializza nella produzione di Rfid, ceduta al un gruppo brasiliano Ccrr. Calano i margini con un Ebitda che si assesta al 7,1% dal 9,16% del 2020, mentre nel 2019 era dell’8,6%. Nuove commesse. Nel 2021 il gruppo ha acquisito una serie di commesse importanti: si va dalle sospensioni posteriori della versione elettrica della Mercedes G Class, a nuovi componenti per Ferrari; dal 2023 Streparava sarà l’unico fornitore di sospensioni per tutte le vetture Lamborghini; nuove piattaforme per i trattori Cnh e nuovi lavori per Iveco Aprilia, Ducati. Per questa ragione si è reso necessario ampliare il sito di Adro. Due nuovi capannoni stanno sorgendo accanto alla sede: in totale 7.500 mq, la prima tranche sarà pronta a settembre. L’investimento è pesante: circa 25 milioni, di cui oltre 15 milioni solo per i macchinari. E nei prossimi due anni una cinquantina di assunzioni.
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