Economia

Stefana: partita ancora aperta a Montirone

Ieri Alfa Acciai si è aggiudicata il sito, ma è atteso un rilancio da parte di AQA
Il Palazzo di Giustizia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il Palazzo di Giustizia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Bisognerà attendere ancora qualche giorno per conoscere il destino del ramo d’azienda di Montirone della Stefana. Dopo l’assegnazione del sito di Ospitaletto a Esselunga  e di quello di via Brescia a Nave  al gruppo Feralpi, infatti, la nuova asta che nelle scorse ore avrebbe dovuto decidere il futuro di Montirone, si è tradotta in un nulla di fatto. Almeno per ora.

Alfa Acciai, infatti, ha messo sul piatto 2,8 milioni di euro, rilanciando un’offerta presentata la settimana precedente dalla società AQA a cui fa capo Real Sider, che aveva offerto 2,5 milioni. Ma in attesa di chiudere la trattativa con un atto di vendita e il versamento della cifra pattuita, AQA ha lasciato intendere che potrebbe farsi avanti nuovamente impedendo così ad AlfaAcciai di concludere l’affare.

La partita in ogni caso dovrebbe chiudersi lunedì quando nello studio del notaio Mario Mistretta si definirà l’accordo. Indipendentemente da eventuali rilanci, infatti, ed in attesa di conferme dal tribunale, chi si aggiudicherà l’asta dovrà anche presentare il denaro e concludere l’operazione.  A quel punto si conoscerà anche il destino dei 91 dipendenti dello stabilimento di Montirone, mentre è ancora in bilico quello dei 190 colleghi del ramo d’azienda di via Bologna a Nave, per cui la quarta asta è andata nuovamente deserta.

 

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