Economia

Stefana: il concordato incombe sul 2015 dei lavoratori

Più di 400 dipendenti hanno partecipato all’assemblea indetta dalla Fiom per fare chiarezza sulla situazione in cui versa l'acciaieria
Stefana: quale futuro?
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Tra i dipendenti della Stefana di Nave la preoccupazione è palpabile. In più di quattrocento hanno partecipato all’assemblea indetta dalla Fiom Nave al teatro San Costanzo per cercare di fare chiarezza sulla situazione in cui versa la storica acciaieria che occupa più di settecento addetti ma che, alla luce di una situazione debitoria molto grave, ha depositato il 31 dicembre in tribunale la richiesta di concordato con riserva.
 
Da lunedì la Fiom ha annunciato un nuovo presidio fuori dalla sede dell’azienda in via Bologna, a Nave. E nei prossimi giorni dal tribunale si dovrebbe sapere se i vertici della Stefana - da cui al momento non arrivano dichiarazioni ufficiali - abbiano già presentato un piano di rientro dal debito.
 
Il tribunale avrà dai 60 ai 90 giorni di tempo per decidere se ammettere l’azienda al concordato e nominare quindi un commissario. 
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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