Stefana, bando da 10 milioni di euro per il sito di via Bologna
10 milioni di euro per uno stabilimento che ha suscitato interessi concreti da parte di società italiane e straniere, in cui sono stoccate 26mila tonnellate di materiali e a cui fanno capo 140 dipendenti.
E' questo il prezzo fissato dal liquidatore giudiziale della Stefana, Pierfranco Aiardi, per la cessione del ramo d'azienda di via Bologna a Nave. Il bando scade alle 12 del primo marzo e le condizioni di vendita stavolta lasciano presagire un'assegnazione definitiva.
«Sappiamo che ci sono interessi sia di aziende italiane che straniere, che hanno già visitato più volte lo stabilimento senza riscontrare alcun problmena - sottolinea Francesco Bertoli, segretario provinciale della Fiom -. Invitiamo dunque quelle aziende ad assumersi questa responsabilità industriale, concretizzando l’interesse in un’offerta». Il sito offre infatti competenze, mercato e impianti e la produzione potrebbe ripartire nel giro di poche settimane.
Tra i lavoratori, che si sono riuniti in assemblea nei giorni scorsi, si respira un cauto ottimismo, ma resta la preoccupazione per l’esito del bando, visto che il 28 febbraio scadrà anche la cassa integrazione in deroga e, senza un acquirente, il rischio e che non possano più fruire di ammortizzatori sociali.
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