Stefana, 400mila euro per coprire retribuzioni e contributi
Un «salvagente» di circa 400mila euro per i 177 dipendenti della Stefana: si tratta di una forma anomala di copertura delle retribuzioni e dei contributi previdenziali, che sarà attivata per i prossimi due mesi. L'accordo è stato raggiunto con l'impegno di Provincia, Comune di Nave, Comunità montana di Valle Trompia, azienda e degli stessi addetti dello stabilimento di Nave.
«L’azienda, il liquidatore e il commissario giudiziale della Stefana e alcuni enti locali - spiega una nota della Fiom Cgil - hanno dato il loro assenso alla copertura dei contributi Inps, riconoscendo ai lavoratori una cifra economica equivalente per consentire agli stessi di versarli in maniera volontaria». Contemporaneamente i dipendenti della società bresciana finita in concordato chiederanno un periodo (di due mesi, agosto e settembre) di aspettativa non retribuita.
Il Comune di Nave, la Comunità montana di Valle Trompia e la Provincia di Brescia hanno quindi istituito ad hoc un sodalizio per «ammortizzare» il peso della crisi sui lavoratori. «La retribuzione - puntualizzano infatti i metalmeccanici della Cgil - sarà anch’essa sostituita da una somma versata dal Fondo anticrisi costituito dai tre enti pubblici con una dote di 250mila euro».
Il 20 settembre è poi fissata una nuova asta per la vendita del ramo d’azienda di via Bologna a Nave. L’ultimo prezzo di gara era di 15,5 milioni, che ora verrà ulteriormente ribassato dal liquidatore della società.
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