Siccità, agricoltura in allarme: «Serve un tavolo regionale»
«È necessario confrontarci per trovare al più presto le soluzioni che tengano conto dei diversi interessi gravanti sull’utilizzo della risorsa idrica, mettendo in campo le risorse necessarie per gli investimenti nelle infrastrutture». Il presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli, non nasconde i suoi timori sull’attuale fase di criticità idrica.
«I dati degli enti regolatori dei laghi e dei bollettini idrologici dell’Arpa - riporta una nota dell’associazione di via Creta - delineano una situazione sempre più preoccupante in termini di riserve». Per questo motivo, il leader provinciale di Confagricoltura «apprezza» la decisione della giunta regionale di istituire un tavolo con tutti gli attori del comparto. «E ci attendiamo - aggiunge Garbelli - la sua convocazione in tempi rapidi». Anche se il periodo invernale non si è ancora concluso, fanno notare dalla confederazione bresciana, le elevate temperature che stanno caratterizzando i primi mesi del 2019 rischiano di compromettere una fase irrigua che presenta basi poco rassicuranti. Il lago d’Iseo presenta un riempimento solo del 13,6% con un calo di livello 11,2 cm sotto lo zero, unito a scarsissime riserve di neve. L’afflusso è infatti del 23,1 m³/s, contro un deflusso pari a 26,8 m³/s.
Il lago d’Idro presenta al contempo una disponibilità del 13%. Le piogge che hanno interessato il bacino imbrifero del lago e del fiume Chiese sono state pari al 30% del valore medio degli ultimi 15 anni e, come conseguenza, le riserve di neve sono state pari al 35%. Complessivamente in Lombardia, nell’area alpina e prealpina, secondo i dati dell’Arpa il manto nevoso attuale è inferiore del 26,8% rispetto alla media ed il livello dei laghi è sotto del 7,4%. La stagione irrigua si preannuncia quindi problematica in tutta la provincia e, secondo Confagricoltura, ricorda l’andamento delle stagioni 2007 e 2017 che hanno creato notevoli criticità nella gestione dell’acqua.
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