Si scrive Brunello, si legge Lugana

Chi pensa che l’agricoltura abbia spalle larghe e barba lunga dovrà cambiare radicalmente idea se avrà la fortuna di assaporare i profumi di un ottimo Lugana nell’azienda agricola di Moira Brunello, trentaquattrenne di Pozzolengo.
La storia della famiglia si sviluppa a partire dal 1930 e dal coraggio del bisnonno Battista che sognava di sbarcare il lunario Oltreoceano, in una miniera dell’Arizona. Non un sogno, ma una concreta realtà realizzata a casa, dove i tre figli di Battista acquistarono, al numero otto in località Zappaglia, il terreno su cui l’allevamento di vacche da latte fu la prima attività.
Quello che oggi è il presente di Moira e della sorella Sonia nacque però dopo l’improvvisa morte del nonno Alfredo, a cui seguì negli anni Ottanta la decisione di Galliano (papà delle due sorelle, allora solo diciottenne) di convertire l’azienda al vitivinicolo.
Oggi sei ettari di vigneti, settantamila bottiglie prodotte ogni anno e le numerose esportazioni in Germania, Austria e Danimarca sono i frutti della passione per il lavoro che scorre nelle vene della famiglia Brunello dagli anni Trenta del secolo scorso.
«Tre giorni dopo la nascita della mia bambina - ci stupisce Moira - ero di nuovo tra i miei vigneti, perché il lavoro nei campi non finisce mai e solo la cura del particolare ci permetterà di mantenere la clientela che, dopo ogni vendemmia, bussa alla nostra porta». Clienti che dalla prossima primavera potranno anche godere stabilmente del paesaggio bucolico che circonda l’azienda familiare grazie alla ristrutturazione della cascina di famiglia, che porterà alla realizzazione non di uno scontato bed & breakfast, ma di quattro mini-appartamenti angolo cottura.
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