Servizio idrico: Garda Uno entra in Acque Bresciane
![](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18sjux0gy4uayrp8xfj/0/31_3560179-jpg.webp?f=16%3A9&w=826)
Il sì dell’assemblea dei soci è arrivato il 21 dicembre, ieri è toccato all’atto notarile con cui si è formalizzato il conferimento del ramo idrico di Garda Uno nel «canale» Acque Bresciane.
Due firme per scrivere il nuovo capitolo del gestore unico del ciclo idrico per la provincia: la società voluta dal Broletto si fa più grande con l’ingresso degli assets della multiutility gardesana e dei suoi 26 comuni, un’operazione che vale oltre 19 milioni di euro.
![I protagonisti. Da sinistra Gianluca Delbarba (Acque Bresciane), Daniela Gerardini (Ato) e Mario Bocchio (Garda Uno)](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18sjm26zo7mxib0efgq/0/t1-_web.webp?f=16%3A9&w=800)
L’ingresso di Garda Uno era vincolato al reperimento dei fondi per realizzare il collettore e il depuratore del Benaco: con la conferma dello stanziamento di 100 milioni di euro da parte del Ministero dell’Ambiente è arrivato anche il via libera dell’assemblea della società gardesana (con il voto contrario di Pozzolengo e Polpenazze e l’astensione di Provaglio).
Sommando gli 81 Comuni che oggi sono gestiti da Acque Bresciane a quelli che subentreranno a gennaio (gli otto della Valcamonica) e infine i 22 «aggregati», gestiti cioè da A2A ma la cui convenzione è già scaduta, la società controllerà il ciclo idrico di 111 comuni bresciani, e cioè il 54% del totale, entro il 2019.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia