Economia

Scooter, Kymco è il terzo marchio più venduto in Italia

Le vendite del gruppo di Gianotti salgono del 19%. È il terzo player nazionale nel segmento scooter
Uno scooter Kymko
Uno scooter Kymko
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Il presidente di KMI, Stefano Gianotti, preferisce adottare il «basso profilo». Parla di «crescita moderata» riferendosi alle vendite 2018 degli scooter Kymco. Ma il tono della voce tradisce la grande soddisfazione per quella quota di mercato mai raggiunta prima dalla società bresciana.

Con uno «share» del 18,08%, in crescita rispetto al già buoni risultato del 16,2% del 2017. Kymco è diventato il terzo brand più venduto in Italia nel segmento dei motocicli immatricolati dopo Honda e Piaggio e davanti a Yamaha.

Tenendo presente che questi quattro player insieme coprono quasi il 90% delle vendite di scooter in Italia. Quello approvato nei giorni scorsi è il secondo bilancio chiuso dalla società KMI srl, società che fa riferimento alla holding Padana Sviluppo spa. Il gruppo venne fondato a Mazzano alla fine degli anni Settanta dai fratelli Stefano e Franco Gianotti, affiancati dal padre Roberto, dapprima specializzato nella produzione di marmitte a marchio Proma; nel 1991 l’accordo con la casa taiwanese per la commercializzazione, in esclusiva per l’Italia, di un marchio di scooter allora quasi sconociuto in Italia: Kymco.

La società vanta quindi una collaborazione quasi trentennale con la cinese Kwang Yang Motor Company. I dati 2018. Kmi è nata solo nel settembre 2016, il primo bilancio presentato chiuso al 31 dicembre 2017 faceva quindi riferimento a 15 mesi, nel raffronto con i dati del 2018 bisognerà tenerlo presente. Il fatturato della società nel corso del 2018 è stato pari a 60,9 milioni, apparentemente in diminuzione del 4,6% rispetto ai 63,9 milioni del bilancio 2017. Se tuttavia si riporta il dato dei 12 mesi del 2017 (dato normalizzato) il fatturato risulterebbe in crescita del 19,2%. Il fatturato è riferito per il 92% alla vendita dei veicoli, mentre il restante 8% è relativo alla vendita di ricambi ed accessori. Un risultato che potrebbe considerarsi ottimo se si tiene conto che il mercato italiano delle due ruote ha chiuso l’anno 2018 con un risultato moderatamente positivo, presentando un totale immatricolato per veicoli superiori ai 50cc in crescita del 7%.

L’esercizio 2018 per KMI ha confermato un andamento economico più che positivo, con indici di redditività ampiamente positivi: il Margine operativo lordo è stato pari a 7,5 milioni, in calo dell’8,84%, ma anche in questo caso se si confronta col Mol «normalizzato risulterebbe in crescita del 13,9%. L’esercizio si è chiuso con un utile di 5 milioni (era di 5,6 milioni nel 2017) dopo imposte per 2 milioni e ammortamenti per 140mila euro. Il 2019? Partito bene, ma il maltempo ha frenato le vendite.

 

 

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