Economia

Scalo Milano, al via la «fase 2» con il raddoppio

A giugno partirà infatti il cantiere che aggiungerà ulteriori 3.600 metri quadrati ai 3mila già presenti di superficie commerciale
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La fase due dello sviluppo di Scalo Milano, il city style district che ha aperto i battenti a ottobre, a Locate di Triulzi, alle porte di Milano, con una cabina di regia bresciana (gruppo Lonati e Promos di Carlo Maffioli), è pronta al varo.

A giugno partirà infatti il cantiere che aggiungerà ulteriori 3.600 metri quadrati ai 3mila già presenti di superficie commerciale lorda, portandoli a 35mila. E i negozi dai 130 già preventivati entro fine 2017, a 155 - ad oggi sono già più di cento - integrandone nella rete altri 25 nel primo semestre del 2018. Con una spesa di 10 milioni.

L’annuncio è arrivato l'altro ieri, nella sede del gruppo Lonati, presenti Ettore Lonati che ne è il presidente, e Carlo con il figlio Filippo Maffioli, nell’occasione del bilancio dei primi sei mesi di vita di Scalo Milano. Una cittadella dello stile, sorta in un’area industriale dismessa: lì aveva casa anche l’ex biscottificio Saiwa. Una volta archiviata la fase due si procederà con ulteriori tappe dell’espansione con l’intenzione di approdare, una volta completato il progetto, a 300 punti vendita e 60mila metri quadrati.

All’interno. Tre le aree tematiche, fashion, food e design con le loro eccellenze. L’investimento totale per Scalo Milano, ha ricordato Lonati, «è stato finora di oltre 200 milioni di euro, di cui 25 investiti in opere di riqualificazione ambientale e di potenziamento infrastrutturale a supporto del territorio. Il bilancio dei primi sei mesi è positivo. Confidiamo di completare il secondo step dell'ampliamento entro maggio giugno del prossimo anno».

A Scalo Milano - che si fonde con il verde del Parco Agricolo Sud di Milano, cui è stata ceduta una porzione «green» riqualificata di 130mila mq - ha sottolineato Carlo Maffioli, «sono attesi oltre tre milioni di visitatori entro dicembre. In questi mesi sono stati importanti i flussi di stranieri, provenienti soprattutto da Cina, Corea e Stati Uniti. Il centro occupa oggi 800 dipendenti, tra diretti e indiretti».

Il city style district punta, ha concluso «anche su sinergie come quella con l’Ordine degli architetti e con i tour operator», e ha conquistato tre premi di respiro internazionale, tra cui la categoria New shopping center dei Cncc Design Award. Filippo Maffioli ha chiuso, rammentando anche gli eventi attesi a Scalo Milano, come la Deejay Time Reunion in calendario oggi 27 maggio.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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