Salone del Mobile: dai radiatori alle sedute Brescia c'è
Si parlano tutte le lingue del mondo al Salone del mobile. Non può essere diversamente, vista l’importanza che ricopre a livello internazionale l’esposizione milanese: una vetrina ideale per le aziende dell’arredo attente all’innovazione e che qui trovano l’ambiente migliore per il lancio delle loro ultime creazioni, frutto di accurate ricerche e quasi sempre di sinergie con designer e architetti.
Chi verrà alla fiera fino a domenica si renderà conto della vivacità della folla che in questi giorni anima i padiglioni di Milano-Rho. Segno anche di un mercato in ripresa e di sicuro particolarmente assetato di novità, sia in termini di materiali sia nel design. Linee e colori insomma, che spesso e volentieri richiamano comunque alla tradizione, creando però nuove tendenze. Vedi il ritorno ai divani o poltroncine in velluto ricordo degli anni Cinquanta o le sedie da giardino, realizzate con le strisce di plastica, che qui naturalmente hanno il valore aggiunto di essere create con materia particolari, riciclati oppure ispirandosi ad arredi di teatro o cinema.
In vetrina. Nel palcoscenico della Salone del mobile ricoprono senz’altro un ruolo di primo piano anche gli imprenditori bresciani (circa una quindicina quelli presenti), che a un primo bilancio si dichiarano soddisfatti dei riscontri ricevuti in questa edizione della fiera e dell’interesse mostrato nei confronti dei loro prodotti, che tengono a precisare «sono made in Italy in ogni loro parte».
Giuseppe Pedrali dell’omonima azienda di Palazzolo, nel suo grande stand ispirato al mondo dell’arte e dell’architettura, espone 13 nuovi prodotti come la sedia Soul,che abbina il legno della struttura al policarbonato della seduta e la lampada Wireless Giravolta, perché il punto luce è posizionabile in modo girevole.
Novità anche in casa Alma Design (Passirano), dove Alessandra Marchina e le figlie Francesca e Lorenza Mazzoleni hanno utilizzato per le loro poltrone rivestimenti in materiali pregiati quali lini e velluti, per strizzare l’occhio all’ambiente domestico, quando sino ad ora la loro produzione era rivolta all’arredo dei locali pubblici.
Danilo Rossetti della Caleido, azienda di Flero che produce da quasi 25 anni radiatori, che sono dei veri oggetti d’arredo, espone in bella vista la sua ultima creazione Stilus un radiatore al cui interno è incorporata una fonte di luce orientabile, diventando nel contempo anche lampada, disegnato dall’architetto Giuseppe Bavuso.
Da un mese Rossetti ha ricevuto l’«If Design Award 2018» all’International Forum Design di Monaco, uno dei concorsi di design più apprezzati al mondo che accoglie oltre 5000 richieste da 70 paesi del mondo, che hanno premiato per il miglior design un altro suo radiatore «Book»,creato da Marco Piva e attualmente in mostra ad Amburgo sino a Giugno.
E se innovazione deve essere, sicuramente la TDA di Marco e Luca Domenighini da un ventennio produttori a San Gervasio Bresciano di Idrotermosanitari, con Arock una speciale materia resinosa, idrorepellente che non subisce l’aggressione dell’acqua, si sono lanciati nella realizzazione di lavabi e tutto ciò che è arredo bagno, persino per quanto riguarda i rivestimenti, puntando oltre che sul materiale innovativo su una gamma di 36 vivacissimi colori, una vera novità se si pensa soprattutto ai lavabi total withe.
Effetto cinema. Nello stand di Effepi, l’azienda di rubinetterie di Cogozzo di Villa Cracina, dove sono arrivate le nuove generazione con Andrea e Lorenzo Pintossi, si respira invece aria di cinema, con le nuove rubinetterie ispirate a quel mondo. Mentre sempre nel mondo rubinetterie la I.B. di Sarezzo, di Elio Bregoli e con lui i due figli Andrea e Davide, ha presentato alcune delle migliori idee di alcuni giovani designer di casa nostra, che hanno partecipato ad un concorso indetto da loro, per dare la possibilità a questi giovani di emergere e all’azienda di attingere nuova linfa.
Anche per la Fast di Vestone, arredi da esterno, e collaborazioni con grandi architetti, nuove proposte per vivere bene all’aria aperta, che si potranno ammirare non solo in questi giorni in fiera, ma nel recentissimo e nuovo show room di Roè Volciano. Innovazione e ricerca per i prodotti dunque, che nelle aziende bresciane rappresenta il più delle volte l’entrata delle nuove generazioni nella tradizione imprenditoriale di famiglia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato