Economia

Sabaf col vento in poppa: nel 2024 il fatturato cresce del 16%

L’utile balza a 16 milioni: la cedola è di 0,58 euro, il mercato è in ripresa dopo 3 anni di debolezza
La sede dell'azienda quotata Sabaf
La sede dell'azienda quotata Sabaf
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Gruppo Sabaf chiude il 2024 con il livello di ricavi più alto mai raggiunto. Un dato che acquista un doppio valore se si considera la fase di debolezza del settore degli elettrodomestici che ha caratterizzato l’intero esercizio.

Il cda della società quotata a Piazza Affari ha approvato i dati di bilancio che vedono un fatturato normalizzato a 277 milioni di euro, superiori del 15,8% (+10,1% a pari perimetro di consolidamento) rispetto ai 239,1 milioni del 2023.  La ripresa dei volumi di vendita rispetto al 2023 ha contribuito a migliorare la redditività: l’Ebitda normalizzato è stato di 40,4 milioni (14,6% del fatturato), in crescita del 22,2% rispetto ai 33 milioni del 2023 (13,8% del fatturato); l’Ebit normalizzato ha raggiunto i 21,2 milioni di euro (7,7% del fatturato) rispetto ai 17,5 milioni del 2023 (7,3% del fatturato).

Salgono i profitti

L’esercizio si è chiuso con un utile netto normalizzato di 16 milioni (5,8% delle vendite), in crescita rispetto ai 14,2 milioni (5,9% delle vendite) del 2023. Nel 2024 il gruppo ha realizzato investimenti netti per 14,7 milioni di euro (16,9 milioni nel 2023).

«Il fatturato del 2024, in crescita del 16%, rappresenta il record storico di Sabaf, risultato particolarmente significativo se messo in relazione con la debolezza del mercato di riferimento – afferma l’amministratore delegato Pietro Iotti –. Dopo un triennio difficile, l’anno in corso prospetta una ripresa del mercato, confermata dagli ordini ricevuti nel primo trimestre. Questa tendenza, unita ai benefici degli interventi strategici (diversificazione dell’offerta, potenziamento del footprint industriale, sviluppo delle sinergie di gruppo), ci rende fiduciosi di poter conseguire un altro anno di buona crescita».

Il mercato

Il mercato degli elettrodomestici si avvia verso un marcato recupero dei volumi, dopo tre anni di diffusa debolezza della domanda. Sabaf prospetta per il 2025 una crescita sostenuta: un importante contributo è atteso dalle vendite in Nord America, anche grazie allo stabilimento produttivo messicano che sta costantemente aumentando i volumi e ampliando la gamma di prodotto. Gli ordini ricevuti nella prima parte dell’anno confermano questa tendenza.

Cedola e Buyback

Il Cda proporrà agli azionisti la distribuzione di un dividendo ordinario lordo di 0,58 euro per azione (nel 2024 il dividendo era stato di 0,54 euro) per le azioni che risulteranno in circolazione al 27 maggio 2025 (record date), con l’esclusione, quindi, delle azioni proprie in portafoglio a quella data. Lo stacco della cedola è previsto il prossimo 26 maggio, la data di pagamento il 28 maggio. Il Cda ha inoltre deliberato di sottoporre all’approvazione dell’assemblea del prossimo 29 aprile il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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