Ryanair punta su Napoli da Orio, Montichiari può attendere
Montichiari può attendere, Orio al Serio continua a correre con Ryanair. Restano distanti i destini dei due scali: se nel primo i passeggeri latitano, nel secondo sono in costante aumento grazie alla compagnia irlandese, che in questi giorni ha inaugurato la nuova rotta su Napoli, con cui conta di trasportare 400mila passeggeri all’anno.
Orio, terzo aeroporto in Italia per volumi di traffico, può avvicinarsi a quota dodici milioni di clienti nel 2017, mentre la società amministrata da O'Leary si conferma primo vettore italiano. Un dato ancora più evidente ora che Alitalia si ritrova di nuovo in crisi, commissariata e con l'unica prospettiva di trovare investitori interessati alle attività della compagnia.
Se Orio corre, Montichiari è l’eterno incompiuto. Sul ritorno di Ryanair nello scalo bresciano, ipotizzato dopo il 2018, è impossibile fare previsioni. Il sistema Brescia da parte sua attende che si sblocchi il processo di creazione della nuova società che avrà il compito di gestire lo scalo. Una società che vedrà nell'azionariato anche Brescia con Abem, consorzio nato nel 2007 proprio con l'intento di rilanciare l'aeroporto e ora protagonista di una collaborazione con il gruppo Save e con l'Aeroporto Catullo.
In attesa del via libera dell’Enac per la newco, la prima strada da percorrere riguarda i cargo, come dimostra il recente accordo con Silk Way per i voli da Hong Kong. Senza scordare i passeggeri. Per Mauro Parolini, assessore al Turismo della Regione Lombardia, non c’è più tempo da perdere, mentre il presidente di Abem Giuliano Campana guarda con interesse alle mosse di Sacbo, la società bergamasca che gestisce Orio al Serio, un aeroporto che in futuro potrebbe avere bisogno di sbocchi su cui trasferire parte delle proprie attività.
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