Rsu del pubblico impiego, al voto oltre 40mila bresciani
Tre giorni per scegliere. Tempo fino a oggi per i dipendenti della pubblica amministrazione, degli enti locali, della sanità, della scuola e dell’università bresciani, chiamati a votare i loro rappresentanti e a scegliere chi traghetterà le loro istanze al Governo centrale. Ma ancor prima chiamati ad un ruolo chiave in vista di quella che viene definita contrattazione di secondo livello.
Circa 43mila i lavoratori che nell'arco delle tre giornate potranno esprimere il loro parere: si va dai dipendenti del comparto Funzione pubblica (12mila nella sanità, 6mila negli enti locali e 2mila in funzioni statali e parastatali), a chi è impiegato nella scuola (23mila, di cui circa 3mila precari), come pure nell'ambito dell'università e nella ricerca (all'incirca 600).
Un'opportunità aperta non solo agli iscritti al sindacato, ma a tutti i lavoratori indistintamente. Il rinnovo cade a 3 anni dalla precedente votazione, che vide la Cisl ottenere poco meno del 42% dei seggi, sia pure a macchia di leopardo nelle diverse categorie.
Seggi aperti nei luoghi di lavoro, dopo che gli stessi sono stati teatro di assemblee e incontri. Esito affidato da ultimo all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) che dovrà verificare la correttezza del voto e ratificare i risultati.
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