Economia

Rose rare e antiche: il tesoro di Adriana snobbato in Italia

Rischia di finire in Cina uno dei più grandi roseti privati italiani, gestito da trent'anni da Adriana Balzi e marito a Ciliverghe di Mazzano
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Rischia di finire in Cina uno dei più grandi roseti privati italiani, una vera e propria collezione di forme, colori e profumi, dove vengono custodite oltre 1300 varietà di rose, comprese alcune delle più antiche e rare del mondo, e che si trova a Ciliverghe di Mazzano

Adriana Balzi e suo marito, che da oltre 30 anni hanno creato il roseto e si dedicano alla coltivazione delle rose (ma anche di piante da frutto tradizionali: hanno difatti salvato dall'oblio oltre cento specie rare e dimenticate del patrimonio botanico locale), stanno per abbandonare la loro attività di coltivatori, ma non sono riusciti al momento a trovare alcun ente pubblico o associazione in grado di acquistare la loro collezione. 

«L'unica offerta che abbiamo ricevuto per Rose Rifiorentissime (questo il nome del roseto) è arrivata proprio da privati cinesi - spiega Adriana Balzi - e sarebbe un peccato. Perché il lavoro italiano, la nostra fatica nel salvaguardare rose create dai maggiori ibridatori del mondo, se ne andrebbe insieme alla nostra collezione messa insieme in tanti anni». 

I titolari del roseto fino ad oggi hanno retto le spese con la vendita nelle fiere nazionali e internazionali di piante ma oggi i costi sono diventati insostenibili

«Penso di poter dire che il nostro roseto, in Italia, è secondo solo al celebre roseto Fineschi di Arezzo, che è tra i più grandi e famosi del mondo - spiega la proprietaria -. Noi più che per la quantità ci caratterizziamo per la qualità e la rarità delle essenze presenti, tra cui piante antiche risalenti al secolo scorso e addirittura all'800. Siamo l'unico partner italiano del più grande Roseto botanico del mondo, che è quello di Sangerhausen in Germania, per conto del quale custodiamo alcune varietà. In vendita con la collezione di rose, moltissime delle quali non sono più in commercio, è anche il progetto del roseto, che prevede stanze a giardini all'italiana popolati da rose declinate secondo il colore, sull'estensione di un ettaro»..

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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