Economia

Riva, l'attesa va delusa: niente decreto

Il Governo intende fare pressing sul gip di Taranto perché renda disponibile la liquidità necessaria per riaprire gli stabilimenti.
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C’era grande attesa venerdì, giornata considerata da molti decisiva per una svolta nel caso Riva. Ma, per il momento, le speranze sono state deluse. Il governo, infatti, ha ritenuto di non dover procedere con un intervento straordinario, ma ha comunque tracciato una strada per raggiungere l’obiettivo della ripresa dell’attività produttiva.

Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, per approvare una norma «ad hoc» serve tempo. Ecco perché ora il governo tenterà di fare pressing sul gip di Taranto per rendere disponibile la liquidità necessaria a riaprire gli stabilimenti Riva, restando all’interno dell’attuale quadro normativo.

Solo nel caso in cui questa strada non portasse da nessuna parte, il premier Letta prenderebbe in esame una modifica alle norme di attuazione del Codice di procedura penale, con l’istituzione dell’articolo 104 ter e quindi l’allargamento del perimetro dei beni di cui può disporre il custode giudiziale (Mario Tagarelli) in caso di sequestro. L’accordo con il ministero della Giustizia, secondo quanto trapelato anche nel corso dell’assemblea sindacale in Valcamonica, sarebbe già stato trovato.

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