Economia

Riva, in Valcamonica torna il sorriso degli operai

Dopo quindici giorni di fermo, ripresa l’attività negli stabilimenti di Cerveno, Sellero e Malegno.
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Lunedì di pioggia e cielo incerto, ma alla Riva Acciaio splendono il sole e i sorrisi: dopo i quindici giorni di fermo dei tre stabilimenti di Malegno, Cerveno e Sellero, il polmone produttivo dell’acciaieria camuna ha ripreso a respirare. «Abbiamo ricominciato con i tre turni ma soltanto per la manutenzione», ha aggiunto il portinaio. «Martedì cominciamo con il collaudo e con il resto dei reparti. Siamo tutti molto contenti e non abbiamo mai perso la speranza che potessimo ripartire alla svelta perchè sapevamo che il lavoro c’era e i clienti pure».

I forni sono accesi da venerdì pomeriggio e i tre giorni tecnici per rimettersi a regime, spingono la data di inizio produzione proprio a martedì mattina. Così, nel lunedì del rientro, in fabbrica a Cerveno non si contano più di una trentina di operai. «Gli ordini? Siamo arrivati stamattina e ogni ora che passa serve per rimettere in moto tutti gli ingranaggi. Ma comunque stiamo caricando i forni per le produzioni e mercoledì avremo i reparti al completo» ha aggiunto il responsabile del magazzino ricambi.

Mercoledì è in programma un incontro tra gli operai, le organizzazioni sindacali e la proprietà per fare il punto della situazione: soltanto in quel momento si avranno conferme sul destino delle commesse «congelate» e qualche chiarimento in più sulla copertura economica dei 15 giorni di fermo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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