Economia

Ritorno alla terra, sempre più giovani scelgono l'agricoltura

In tutto 55mila in cinque anni: il primato degli under 35. La Regione ha stanziato fondi a sostegno di 1.141 ragazzi
Piano di sviluppo rurale: investiti nel Bresciano 5,85 milioni
Piano di sviluppo rurale: investiti nel Bresciano 5,85 milioni
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Vita nuova nel settore più tradizionale della nostra economia. Sempre più giovani decidono di dedicarsi all’attività agricola tanto da diventare il motore per lo sviluppo dei territori e delle aree rurali con un protagonismo crescente dimostrato dal ritorno alla terra delle nuove generazioni under 35: uno storico balzo del 14% negli ultimi cinque anni tanto che oltre 55mila giovani hanno già trovato opportunità di occupazione e futuro in agricoltura.

È di qualche settimana addietro l’approvazione da parte di Regione Lombardia del bando per i giovani agricoltori under 40 che vogliono avviare un'impresa agricola. «È una misura - ha ricordato l’Assessore regionale Fabio Rolfi - che rientra nell’ambito di applicazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Lombardia; la dotazione finanziaria complessiva è di un milione e 500mila euro e potrà essere incrementata a seguito delle modifiche apportate al Programma di Sviluppo Rurale. Si tratta di un enorme successo; basti pensare a come, con l’attuale versione, la Regione ha già stanziato 29 milioni di euro in favore di 1.141 giovani lombardi che hanno scelto il settore primario per avviare una attività o subentrare a nonni o genitori». Nella sola provincia di Brescia il numero di aziende agricole under 40 che sono state avviate grazie al contributo regionale, dall’avvio del Piano di Sviluppo rurale nel 2014, sono 229, con un totale di investimenti sul territorio bresciano di 5.850.000 euro.

Innovazione, mercati e lavoro: tutti gli ambiti del settore vedono una presenza attiva dei giovani. Veronica Barbati, Delegata Nazionale del Movimento Giovani Imprese Coldiretti - assieme al Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini - è stata a colloquio con il ministro delle Politiche giovanili Fabiana Dadone. Durante l’incontro sono state illustrate al ministro le opportunità che l’agricoltura e la multifunzionalità possono rappresentare per il Paese. Al centro del vertice il ruolo dei giovani agricoltori come protagonisti di una cultura del cibo sano e sostenibile rappresentata dalla dieta mediterranea, regime alimentare che per le sue proprietà salutistiche e per la sua varietà si è classificato come il migliore al mondo.

Fra i temi del vertice con la ministra l’Oscar Green 2021, la principale vetrina dell’innovazione in agricoltura con la partecipazione di migliaia di giovani agricoltori a livello nazionale esempio della capacità del settore di creare occupazione.«È necessario investire sull’agricoltura che è un settore strategico per far ripartire l’Italia grazie anche a un esercito di giovani attenti all’innovazione e alla sostenibilità» ha affermato la leader dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati nel sottolineare che «occorre sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne e per questo va liberata dal peso della burocrazia che impedisce anche il pieno ed efficace utilizzo delle risorse a disposizione del settore».

Più di una azienda su dieci nella nostra provincia è gestita da un giovane e l’attenzione è sempre più orientata a innovazione e mercato. Sempre in questi giorni, l’Anga, il gruppo Giovani di Confagricoltura, ha affrontato il tema dell’incertezza e della volatilità del mercato della soia. C’è la variabilità climatica che necessita di risposte agronomiche, ma c’è anche la variabilità dei prezzi che richiede risposte analitiche, definizione di strategie di acquisto, di vendita o di risk management (che consente di considerare il potenziale impatto delle diverse tipologie di rischio su processi e prodotti aziendali).

 

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