Rinnovo contratto, terzo sciopero dei metalmeccanici bresciani

Nell’ultimo incontro, avvenuto a metà febbraio, fra i rappresentanti di Federmeccanica e Assistal e i vertici di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil non si sono registrati passi avanti sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Dopo aver incrociato le braccia il 13 dicembre e il 15 gennaio scorsi, i lavoratori del settore metalmeccanico oggi hanno aderito ad altre otto ore di sciopero, registrando un’alta adesione in tutta la nostra provincia.
Posizioni distanti
A tenere distanti le posizioni dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro sono le proposte avanzate dalle parti, considerate in entrambi i casi «troppo sbilanciate». L'ultimo tentativo di trovare un accordo è datato 11 febbraio ed è stato senza buon esito. Nella loro piattaforma di proposte, votata dal 98% dei lavoratori, Fiom, Film e Uilm hanno puntato alla riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore la settimana a parità di stipendio, all'aumento della retribuzione mensile di 280 euro al mese da mettere a regime in tre anni, e al mantenimento di indeterminato e apprendistato come principali forme dei contratti di assunzione.
Federmeccanica e Assistal hanno rilanciato proponendo (principalmente) di riconoscere, da giugno 2026, 700 euro lordi annui ai dipendenti occupati in aziende con un rapporto tra margine operativo lordo e fatturato superiore al 10%. In caso di presenza di altri riconoscimenti individuali l’importo scenderebbe a 350 euro. A partire dal 2026 poi verrebbe introdotta una copertura assicurativa gratuita per tutti i metalmeccanici a garanzia di una rendita di 600 euro mensili netti in caso di insorgenza di non autosufficienza.
L’obiettivo
Per i segretari bresciani di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, ossia delle tre sigle impegnate nel rinnovo del contratto, Antonio Ghirardi, Stefano Olivari e Ettore Burlini: «Gli scioperi hanno l'obiettivo di riportare Federmeccanica e Assistal al tavolo della trattativa e sono l'unica possibilità di far pesare realmente la posizione dei lavoratori. Se la trattativa non riprenderà, per marzo ci saranno altre iniziative e saranno programmate altre ore di stop».
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