Rigenerare Brescia: categorie e istituzioni insieme per una città dinamica e più vivibile
Tutti uniti per una Brescia più vivibile, attrattiva e sostenibile, a beneficio dei residenti, dell’ambiente e dell’economia. Una città dinamica, capace di trainare anche il territorio provinciale. Un obiettivo da raggiungere attraverso la collaborazione concreta fra il pubblico e il privato, le istituzioni, le categorie economiche, i cittadini, guardando ben oltre il contingente, fino al 2050.
«Rigenerare Brescia. Un lavoro di squadra» era il titolo dell’assemblea di ieri dell’Ance di Brescia (l’Associazione dei costruttori edili), per riassumere quell’orizzonte di sviluppo e la prassi necessaria per realizzarlo. Il presidente dell’Ance, Massimo Angelo Deldossi, ha lanciato l’appello per stringere il patto, raccogliendo l’adesione dei tanti soggetti coinvolti: dal Comune di Brescia alla Provincia, da A2A agli ordini professionali, dalla Regione a Confindustria. Realtà che (con altre, come l’Università) danno vita a Campus edilizia, luogo di progettazione. Da qui ai prossimi anni ci sono tantissimi fondi: «Solo il Pnrr - ha sottolineato Deldossi - mette a disposizione 108 miliardi per il settore edile». Da aggiungere ai fondi europei, statali e regionali. Bisogna programmare e progettare per usarli in fretta e bene.
Sviluppo
Rigenerazione è la parola d’ordine. «L’Ance è in prima fila per vincere questa sfida del futuro, dando nuovo senso allo sviluppo», ha confermato Deldossi. «Però dobbiamo fare squadra». Lo scenario su cui lavorare è straordinario: «Le potenzialità di Brescia sono uniche in Italia», ha detto Lorenzo Bellicini, direttore del centro di ricerca Cresme, che ha presentato all’assemblea «Brescia Next 2020-2050, dinamiche e potenzialità in uno scenario complesso».
Una fotografia di Brescia con numerosi elementi positivi. A cominciare dalla demografia: da anni Brescia attrae residenti e la proiezione per i prossimi dieci anni indica una crescita del 3,4%. Brescia è una delle otto città italiane in questa condizione positiva, la terza per dimensione di crescita. Anche per la provincia si prevede un incremento nel prossimo decennio, sia pure modestissimo, lo 0,4%: un aumento che, nell’ambito del gelo demografico che caratterizza il nostro Paese, varrebbe comunque il quinto posto fra le province italiane.
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Il lavoro
Nel Bresciano, sottolinea il rapporto di Cresme, il lavoro c’è: a mancare sono le competenze. Ad aprile 2022 le imprese bresciane cercavano 10.470 lavoratori: 4.600 posti (il 44%) sono rimasti vuoti. «In questo contesto - ha rimarcato Bellicini - il tema della capacità attrattiva di Brescia e del territorio provinciale ha carattere strategico» per richiamare professionalità. Il 2021 è stato un anno eccezionale per il prodotto interno lordo bresciano. A fronte di un -12,3% del 2020 provocato dalla pandemia, l’anno scorso si è registrato un +15,7% (in Lombardia rispettivamente -8,7% e +9%). Una ripresa considerevole, che nel 2022 deve fare i conti con gli effetti della guerra in Ucraina, dal caro energia alla carenze di materiali.
La casa
Sempre l’anno scorso nel Bresciano si è assistito a un aumento della compravendita di abitazioni: 18.880 (vicina al picco di 20.634 del 2005). A Brescia è andata anche meglio: 3.202 compravendite contro le 2.835 del picco 2005. «Il segnale che il mercato immobiliare ci mostra - parole di Bellicini - da un lato è legato al fatto che la pandemia ha di nuovo portato la casa al centro del pensiero delle famiglie; dall’altro lo smart working sta favorendo insediamenti di carattere strategico sul territorio rispetto alle aree più dinamiche». Milano, ad esempio, perde abitanti. Dunque, conta sempre di più la qualità del vivere.
Brescia sconta però delle criticità: l’ambiente e la sicurezza soprattutto, poi la lentezza della giustizia. La competizione con le altre città, ha sottolineato Lorenzo Bellicini, si vince garantendo cinque elementi: il lavoro (e la mancanza di manodopera è un handicap), la qualità della vita, la capacità di produrre progetti credibili di futuro, la buona reputazione, la capacità di agire insieme. Tocca alla «squadra» del sistema Brescia lavorare per raggiungere questi obiettivi.
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