Ricavi in crescita per Omb Saleri: focus su idrogeno e mercato spaziale

L’ultimo bilancio della Omb Saleri si chiude con ottimi risultati. Crescono i ricavi e il valore della produzione, rispettivamente a 70,5 e 71,7 milioni; migliorano i margini e l’utile netto, l’Ebitda sale 7,7 milioni e il conto economico riporta un saldo positivo di 1,15 milioni. Contestualmente si è dimezzato l’indice di indebitamento, sceso a 0,63, senza scalfire la solidità patrimoniale e finanziaria della società, visto che il margine di struttura resta positivo per oltre 20 milioni. I numeri dell’ultimo rendiconto insomma sono lodevoli.
«Questi numeri, tuttavia - non nasconde Paride Saleri - non sono esaustivi della realtà entro la quale operiamo. Ci sono fattori generali di geopolitica - spiega il Consigliere delegato - e nuove situazioni nate dalle recenti vicende di Omb che richiedono approfondimenti e riflessioni di più ampio respiro».
In primo luogo, Saleri punta il dito contro il presidente americano Donald Trump: «Non possiamo sottacere che l’avvento in Usa di un governo che intende destabilizzare le regole del commercio internazionale modificherà nel profondo gli scenari economici futuri - continua l’imprenditore -. Tra le condizioni irreversibili, non modificabili nemmeno da eventuali futuri governi Usa alternativi a quello di Trump, ci sta l’opportunità di rilanciare un’Europa più coesa, forte e indipendente. Un effetto di questa auspicabile evoluzione sarà l’apertura di un nuovo mercato, quello spaziale, dove sarà possibile, anche per le fabbriche di media dimensione come la nostra, proporre prodotti senza dover sottostare alle barriere poste dagli oligopoli statunitensi».
Il punto
La Omb produce valvole in gran parte destinate al comparto dell’automotive per la gestione di Gpl, metano e idrogeno. Su quest’ultima specializzazione, peraltro, negli ultimi anni la realtà cittadina ha compiuto passi da gigante, riconosciuti (e apprezzati) dai big del settore. «Eppure il settore dell’idrogeno è in una fase di ritardo - ammette Saleri -, dovuto in primis a ragioni connaturate alle sfide di una tecnologia innovativa e, ora, anche ai disorientamenti derivanti dalle minacce del prevalere delle spinte conservative, che alimentano una politica di disattenzione al cambiamento climatico, come quella attuata da Trump». Questa situazione, comunque, pare non scoraggiarlo.
«La consapevolezza che il processo della globalizzazione non è un percorso immune da ostacoli e improvvisi impedimenti geopolitici - scrive nella sua relazione al bilancio - inciderà sui tradizionali modelli di impresa. Finora, la guida dello sviluppo industriale era la crescita materiale senza confini, il nuovo paradigma dello sviluppo sarà invece fondato sulla innovazione spinta di prodotti, di servizi e di tecnologie». Come se in quel preciso momento stesse parlando davanti a tutti i suoi 266 dipendenti e a tutta la comunità economica e sociale intorno alla quale opera Omb, Paride Saleri traccia un nuovo orizzonte: «Il settore medicale, la ricerca di nuove tecnologie al servizio dell’economia circolare e della transizione ecologica, la depurazione delle acque utilizzate nei processi industriali, il ripristino dei suoli, sono solo alcuni dei filoni che indicano linee di sviluppo industriale innovativo. E Omb - assicura - è sempre all’avanguardia nell’esplorazione dei nuovi settori tecnologici».
Il fondo
Per di più, da fine 2024 c’è un fattore che rafforza questa visione di Saleri: l’ingresso di un nuovo socio di maggioranza (70%), il fondo tedesco Findos, «caratterizzato - sottolinea il bresciano - da una lunga storia nella manifattura e quindi sensibile alla strategie industriali». Tant’è che il presidente di Findos, Hans Freunderberg, secondo quanto riportato da Saleri: «Sta incoraggiando il management a guardare con ottimismo al prossimo futuro e non si tratta solo di sostegno morale, ma di consapevolezza che si è ben lavorato su alcuni e decisivi mercati. I forti e confermati sintomi di ripresa della domanda nel campo del gas per autotrazione e la rinnovata ratifica di essere parti importanti nel settore dell’aerospazio - svela - ci dicono che la serenità con la quale stiamo vivendo questa fase recessiva è ben riposta».
Un trend confermato anche ieri da Saleri e che motiva in parte i quasi 6 milioni di investimenti sostenuti lo scorso esercizio. Senza dimenticare che la Omb supporta con cura e massima attenzione un team tecnico aziendale composto di 50 persone, per lo più ingegneri, dedito all’attività di ricerca e sviluppo. Un asset da sempre considerato tra i più preziosi da Paride Saleri e che ha trovato fin da subito pieno sostegno anche dal nuovo socio, il fondo Findos.
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