Redditi a Brescia, Magasa fanalino di coda e paese meno popoloso

Magasa è fanalino di coda nella classifica provinciale, ma non si rassegna. Il primato per le dichiarazioni dei redditi più leggere non è una novità. È così da anni. Qui sono tutti, o quasi, redditi da pensione. Il paese più povero è anche il più vecchio (l’età media supera i 64 anni, a fronte di un dato nazionale che si assesta a 46 anni), oltre che il meno popolato.
Oggi il paese conta un centinaio di anime. Negli ultimi decenni l’emorragia demografica è stata implacabile. Nel dopoguerra Magasa contava 500 abitanti. Sono diventati 400 negli anni Settanta e 300 negli Ottanta. Poi il crollo: 238 abitanti nel 1991, 189 nel 2001, 145 nel 2011. Nel tempo i giovani se ne sono andati dal paese in cerca di lavoro e sono rimasti gli anziani, con i loro redditi bassi da pensionati.
Ma, va detto, qualche segnale positivo non manca. Magasa, come il comune gemello di Valvestino, è un paradiso naturalistico posto nel cuore selvaggio del Parco Alto Garda Bresciano nel quale si stanno generando nuove economie sostenibili, che attraggono forza lavoro e giovani imprenditori che fuggono dai ritmi frenetici della città per ritrovare qualità della vita, relazioni e contatto con la natura.
Come i produttori di formaggio Tombea Omar Venturini, che ha lasciato il lavoro in banca e con la moglie Caterina è tornato in valle per investire in una stalla ipertecnologica, ed Elia Eggiolini, che affiancato da Elena effettua ancora l’alpeggio in malga, con ricadute positive sul paesaggio. Sono, assieme ad altri giovani tornati a lavorare in valle, il simbolo di una montagna che resiste.
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