Economia

«Progetti bandiera» del Pnrr: ogni regione può candidare un intervento

La scelta spetterà alla ministra bresciana Mariastella Gelmini e al ministro Roberto Cingolari
«Progetti bandiera» del Pnrr
«Progetti bandiera» del Pnrr
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La Cittadella dell’innovazione si vuole candidare a diventare uno dei «Progetti bandiera» del Pnrr che il Governo ha destinato ad ogni regione. L’obiettivo dei progetti bandiera è di intervenire per migliorare le infrastrutture materiali e digitali, ammodernare i presidi sanitari, accelerare la manutenzione dei territori e la transizione ecologica, ed anche promuovere cultura e formazione. Il protocollo d’intesa è stato siglato lo scorso 13 aprile dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, la bresciana Mariastella Gelmini e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

L’intesa

Si tratta di un accordo quadro mirato a rafforzare la collaborazione sistemica e istituzionale tra il Dara (dipartimento affari regionali) e il Mite al fine di individuare i «Progetti bandiera» regionali nell’ambito degli interventi previsti dalla Missione 2 del Pnrr, «Rivoluzione verde e transizione ecologica».

«Il governo - ha affermato il ministro Gelmini - vuole che i territori possano sfruttare al massimo questa occasione e siamo dunque al fianco delle Regioni per accompagnarle nella fase istruttoria e di attuazione dei Progetti Bandiera green. In futuro potremo sempre più produrre energia pulita, riqualificare aree verdi abbandonate, valorizzare le nostre montagne e le nostre isole».

Il progetto

In sostanza, ogni Regione o Provincia autonoma potrà proporre un progetto di particolare rilevanza strategica per la propria comunità, nell’ambito di 21 macro interventi che saranno il cuore pulsante del Piano declinato negli enti territoriali. Molte regioni hanno già individuato il tema su cui concentrare gli sforzi: se, per esempio, Valle d’Aosta, Trento e Bolzano puntano sul digitale, il Lazio su sostenibilità e rigenerazione urbana, la Lombardia potrebbe essere leader di un progetto nel settore sanità. Il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie, che ha già istituito il nucleo Stato-Regioni, sarà in campo per supportare le amministrazioni locali e soprattutto i piccoli Comuni nei processi di accesso ai bandi.

La normativa è ancora in evoluzione: la Conferenza delle Regioni ha approvato pochi giorni fa un documento recante le prime proposte di emendamenti in cui, rispetto al finanziamento dei «progetti bandiera» proposti da Regioni e Province autonome, si specifica che occorre «creare un apposito fondo in quanto le risorse previste dall’articolo 21, quelle del Pnrr non assegnate, sono «eventuali» e non certe né nel quantum né nei tempi. Inoltre, la possibilità che le risorse dei Piani di sviluppo e coesione e della programmazione europea 2021-2027 concorrano alla realizzazione dei progetti risulta essere un’ipotesi di copertura non coerente e sufficiente per tutti i progetti».

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