Privacy, le aziende alla prova del nuovo regolamento
L'ondata di mail con oggetto «aggiornamento privacy» che ha invaso le nostre caselle di posta elettronica nelle ultime ore non è passata inosservata. Ma è solo uno degli effetti che ha avuto l'entrata in vigore, dalla mezzanotte del 25 maggio, del nuovo regolamento generale per la protezione dei dati personali (Gdpr), applicato a livello europeo con lo scopo di uniformare e semplificare le diverse leggi in materia.
Pochi i soggetti esclusi, visto che il regolamento è valido per tutte le persone e le aziende che trattano dati personali. Da qui l'urgenza di adeguarsi. Attenti però alle consulenze-truffa proposte , mettono in guardia le associazioni di categoria, a fianco delle imrpese nell'affrontare questa nuova sfida.
«Abbiamo promosso incontri su territorio, altri ne promuoveremo, tutti sanno che norma non ancora definitiva e sopratt il garante non ha ancora emanato linee guida che possono essere prese da riferimento», commenta Fulvio Tedoldi, direttore di Upa-Confartigianato.
Alessio Merigo, direttore di Confesercenti, spiega che l’associazione ha «attivato lo sportello per commercio, turismo e servizi, suddiviso per ciascuna categoria». «Abbiamo comunque cercato di dare subito una risposta con uno sportello che può essere contattato personalmente sia telefonicamente».
Le principali novità riguardano la nomina di un responsabile dei dati, la richiesta di consenso all'utilizzo dei dati, il diritto all'oblio, la presentazione di di eventuali denunce e le multe, che possono essere salate, fino al 4% del fatturato.
«La norma prevede sanzioni gravi, ma per colpe ripetute - commenta Tedoldi - Le aziende che noi rappresentiamo non credo abbiano intenti di questo genere».
A riguardo, anche Merigo è cauto: «Sulle sanzioni metterei un punto di domanda. Oggi è importante anzitutto attivarsi per capire che tipo di adempimenti fare e in che modo mettersi in regola».
Adeguare il sistema informatico e la modulistica cartacea, oltre che informare i propri dipendenti, sono le prime cose da fare, ma sono ancora molte le incertezze che pesano sul nuovo regolamento, di cui le imprese avrebbero fatto volentieri a meno. Ancora una volta si sommano adempimenti alla quantità di burocrazia con cui già fanno i conti le aziende di ogni tipo. E il nuovo regolamento viene come un ulteriore appesantimento.
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