Primato di Brescia nell’agricoltura biologica: oltre 2.300 gli ettari coltivati
Sarà l’occasione per gli «Stati Generali del Biologico». L’edizione 2023 di Sana, Salone internazionale del biologico e del naturale, da quest’anno è interamente «B2B»: produttori, distributori, buyer, istituzioni e organismi di controllo si danno appuntamento alla rassegna di BolognaFiere per restare aggiornati sulle ultime tendenze e novità.
Dal 7 al 9 settembre, presenterà i migliori prodotti per un’alimentazione biologica, salutare e sostenibile, a filiera controllata, Dop, Doc e Igp.
La crescita
A Bologna verranno poi diffusi, in modo approfondito, i dati che vedono una performance positiva del nostro export bio: nel 2022 le vendite di prodotti agroalimentari italiani bio sui mercati internazionali hanno raggiunto i 3,4 miliardi di euro, mettendo a segno una crescita del +16% rispetto all’anno precedente.
Il riconoscimento del bio Made in Italy sui mercati internazionali è testimoniato anche della crescita di lungo periodo (+181% rispetto al 2012, un valore quasi triplicato). Il biologico è all’ordine del giorno anche perché, per Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio «in questo momento è cruciale dare piena attuazione alla legge sul biologico e approvare il Piano d’azione bio nazionale. Oltre a fornire un concreto sostegno agli agricoltori per raggiungere il 25% di superficie coltivata a biologico, il Piano d’azione è infatti fondamentale per far crescere la domanda interna di prodotti bio, che ha subìto un rallentamento negli ultimi mesi, e per sostenere l’incremento dell’export di prodotti biologici Made in Italy, che hanno già dimostrato grandi potenzialità sui mercati internazionali».
Il primato di Brescia
Al Piano nazionale sono particolarmente interessati anche i produttori bresciani visto che, secondo le ultime cifre disponibili, è Brescia a guidare la classifica della Lombardia, con oltre 2.300 ettari, seguita da Pavia con quasi 1.500 ettari coltivati.
Tra le principali produzioni regionali si annoverano i cereali con più di 25.000 ettari, poi le colture foraggere con quasi 13.000 ettari e la vite, mentre il numero degli operatori sale a circa 3.300, con un incremento del 3% in un anno, di cui circa 500 presenti nella nostra provincia. A livello nazionale è Ismea che ha pubblicato il rapporto Bio in cifre 2023, che offre una fotografia delle principali dinamiche e prospettive del comparto dell’agricoltura biologica. Nel 2022 la superficie biologica italiana supera i 2,3 milioni di ettari, con una crescita tendenziale del 7,5%, pari a quasi il doppio dell’incremento registrato nel 2021.
Il balzo
Dal 2010 l’estensione delle coltivazioni biologiche è più che raddoppiata (+111%, pari a oltre 1,2 milioni di ettari), arrivando oggi a rappresentare quasi il 19% del totale della superficie agricola utilizzabile. In Italia dove il valore del mercato interno dei prodotti biologici è di 3,7 miliardi destinati per il 45% all’acquisto di frutto o verdura, per il 22% al settore del latte e formaggi e 11% ai cereali e alla pasta.
In deciso aumento la spesa destinata all’acquisto bio di uova (+7%), latte e derivati (+5%) e carne (+4%) anche se la crescita complessiva rispetto all’anno precedente è stata in media dello 0,5%.
Sul fronte dei prezzi si registra il permanere di una marcata instabilità e un generale trend rialzista. Anche se per la maggior parte delle colture si registra una riduzione del differenziale di prezzo riconosciuto all’agricoltore biologico rispetto all’omologo prodotto convenzionale.
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