Economia

Prezzo del latte, un buon 2023 grazie all’effetto Grana Padano

Valerio Pozzi
Dalle coop importi più alti a soci e allevatori rispetto a quelli pagati dall’industria
Una vacca da latte
Una vacca da latte
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Nonostante a livello mondiale si stia registrando un calo del consumo di latte vaccino ed un aumento di quello alternativo, come le bevande di avena, soia, mandorla e cocco, in Italia il settore del latte alimentare confezionato continua a sviluppare un giro di affari superiore ai 2 miliardi di euro, pari a circa il 14 per cento dell’intera produzione lattiero-casearia nazionale.

La zootecnia da latte resta il motore trainante dell’agricoltura bresciana con un patrimonio zootecnico che supera i 345mila capi. Il settore risente tuttavia della modifica strutturale nelle abitudini d’acquisto delle famiglie italiane, con un calo della quota di italiani che consuma latte, dinamica di lungo periodo, su cui incide anche gli effetti di prolungate campagne denigratorie e «fake news» che colpiscono più la reputazione del latte che quello dei formaggi.

Il ruolo delle cooperative

Infatti, se è vero che anche nel 2023 la Centrale del Latte ha messo in cascina l’ennesimo bilancio positivo, anche le cooperative della nostra provincia, sia di trasformazione che di commercializzazione, hanno liquidato ai soci allevatori prezzi molto interessanti grazie, soprattutto, alle ottime performance del Grana Padano. Così anche nel 2023 la differenza di prezzo fra il latte venduto all’industria e quello conferito alle cooperative è stata notevole, attestandosi sui sei centesimi al litro.

Si può quindi dire che il latte bresciano gode di ottima salute. «Grazie alla politica lungimirante del Consorzio di Tutela – ha recentemente commentato Valter Giacomelli presidente di Gardalatte – le esportazioni sono ulteriormente aumentate del 6,55% arrivando a sfiorare il 50% di una produzione totale aumentata di circa il 4,7% ed è arrivata ad un totale di oltre 5,4 milioni di forme. Se alle esportazioni uniamo le vendite del mercato interno, sostanzialmente stabili, i consumi totali sono aumentati del 3,7 per cento».

Sulla stessa linea il commento di Francesco Martinoni presidente della Cooperativa Latte Indenne. «Il 2023 – ha sottolineato Martinoni – è stato un anno che possiamo considerare positivo, caratterizzato da un buon andamento del Grana Padano, che per tutto il comparto, e in special modo per la nostra cooperativa è e resta un grande riferimento tanto da riuscire a liquidare il prezzo del latte 57,57 centesimi al litro più Iva».

Di fronte a questi numeri si può certamente affermare che il settore lattiero-caseario bresciano gode di ottima salute e che le notizie di un calo dei consumi o gli allarmismi su possibili casi di influenza aviaria provenienti dagli Stati Uniti sono ancora molto lontane anche grazie alle performance del Grana Padano e alla qualità del latte prodotto nelle stalle bresciane. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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