Pressofusione, la svolta Lomopress

Ammettiamolo, definirla una rivoluzione tecnologica epocale, come qualcuno asserisce, è forse esagerato. Ma la nuova sfida innovativa lanciata dalla Lomopress apre scenari importanti per quanto riguarda il settore della pressocolata. La società con sede a Monticelli Brusati è specializzata nella produzione di componenti pressofusi in leghe di alluminio. Una realtà relativamente giovane, guidata dai fratelli Diego e Felice Lo Monaco, da Corrado Triberti e Angelo Merigo e che ha fatto dell'innovazione e degli investimenti in tecnologia una delle ragioni del proprio successo tanto da diventare fornitore di aziende primarie del settore automotive del calibro di Porsche, Audi e Volkswagen, mentre tra i clienti indiretti c'è Bmw.
Lomopress beneficerà di un contributo a fondo perduto di circa 1 milione di euro, stanziato dalla Regione Lombardia e il Miur, per lo sviluppo e l'industrializzazione di un nuovo metodo da applicare al processo di colata sotto pressione (il progetto «Save» è stato patrocinato dalla società di consulenza Ibs Consulting di Brescia).
La nuova sfida ha un'anima di ceramica. Il progetto tecnologico - realizzato in collaborazione con il dipartimento di Pressocolata della Facoltà di Ingegneria di Brescia, le società bresciane Italpresse Industrie e Pq2 e la Costamp di Lecco - prevede infatti la realizzazione di getti pressofusi di alluminio utilizzando anime a perdere in ceramica. «Una tecnologia che permette di superare i limiti del processo di pressocolata, con le anime in ceramica riusciamo a risolvere il problema dei sottosquadri - spiega uno dei titolari, Diego Lo Monaco, ed il manager Massimiliano Mario -. Una svolta tecnologica importante, che permetterebbe l'utilizzo di un processo ad elevatissima efficienza, anche per quei getti che attualmente sono prodotti obbligatoriamente tramite la colata in gravità in stampo permanente o in sabbia».
La nuova tecnologia che si sta sviluppando a Monticelli Brusati consentirebbe non solo di migliorare la qualità e la precisione dei getti pressofusi, ma di ridurre sensibilmente i costi di produzione. «Questa innovazione consente di estendere l'impiego delle leghe di alluminio nella produzione automobilistica sostituendo progressivamente i componenti in ghisa e in acciaio - spiegano -. L'utilizzo di anime in ceramica consente riduzioni di peso dei getti fino ad ora impossibili».
Al progetto guardano con grande interesse molte case automobilitiche europee e le prime sperimentazioni inizieranno già nei prossimi mesi in collaborazione con Audi. Il gruppo di lavoro del progetto Save è in contatto con il centro ricerche e sviluppo Audi con sede a Ingolstad. I primi getti pressofusi realizzati con anime in ceramica vedranno la luce nel 2013.
Novanta dipendenti, 13 milioni di fatturato, con un 2012 che si segnala in forte crescita (+10%). La Lomopress è una realtà dinamica: negli ultimi 12 mesi ha assunto 6 operai. Ed ora è alla ricerca di tre ingegneri gestionali ed un account manager. Non resta che inviare il curriculum.
Roberto Ragazzi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato