Porsche, Bentley e dipinti per salvare la Gp dei Gnutti
Dismesse opere d’arte Porsche, Bentley, Ferrari, appartamenti e terreni. In Tribunale il piano da 31 milioni per salvare la Gp Finanziaria dei Gnutti. Una cura salatissima dal momento che lo scorso 30 luglio è stato depositato in tribunale il piano di ristrutturazione dei debiti della Gp Finanziaria in liquidazione, cassaforte della famiglia Gnutti, alla cui guida c’è oggi il figlio di Emilio, Thomas (in società con una quota paritetica del 33% c’è anche la figlia Arianna). Un piano corposo e dettagliato, per il quale ora si attende l’omologa da parte del Tribunale.
Come si legge nei documenti, il piano di ristrutturazione punta a garantire la continuità aziendale e sostenere le due aziende partecipate della società: la Francesco Pineider srl (sede legale a Firenze) e la Società Italiana Lastre SIL spa di Verolanuova.
Nel piano anche la soddisfazione dei debiti verso l’erario: la società negli scorsi anni è stata zavorrata da una sanzione di circa 122 milioni di euro ricevuta dall’Agenzia delle Entrate (imposte non pagate, più sanzione ed interessi). Infine i debiti con le banche (su tutte Mps, Unicredit, Banco di Brescia e Banco Popolare, in totale 82,7 milioni) ed altri creditori della società.
La provvista sarà recuperata utilizzando la liquidità a disposizione della finanziaria di corso Zanardelli in città, pari a 1,3 milioni di euro, più 3 milioni di euro versati dai soci, ma soprattutto ricorrendo alla vendita del patrimonio accumulato negli anni dalla famiglia Gnutti.
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