Economia

Le Pmi bresciane che sono cresciute di più tra il 2019 e il 2023

Flavio Archetti
Man di Orzinuovi, Starter Energy di Artogne e Gaia di Brescia sono le tre imprese analizzate nella ricerca «1000 Pmi che fanno grande Brescia» che hanno registrato le migliori performance
Il prof. Claudio Teodori ha illustrato i numeri delle Pmi bresciane - Foto Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il prof. Claudio Teodori ha illustrato i numeri delle Pmi bresciane - Foto Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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È stato presentato ieri, ed è disponibile sia online che in edicola, il nono rapporto sullo stato di salute delle piccole e medie imprese bresciane, frutto del lavoro del team di ricercatori dell’Università degli Studi di Brescia coordinato dal prof. Claudio Teodori insieme alla redazione economia del nostro giornale.

«Le 1000 Pmi che fanno grande Brescia» raccoglie i dati del fatturato delle prime mille piccole e medie imprese del nostro tessuto produttivo, con un focus sulle 500 che nel quinquennio 2019-2023 hanno registrato i migliori tassi di crescita.

Ecco le tre pmi da podio.

Starter Energy

Autosufficienza energetica. Imposta per gli impianti di depurazione
Autosufficienza energetica. Imposta per gli impianti di depurazione

Installazione di impianti fotovoltatici, gestione delle energie rinnovabili, distribuzione e produzione di energia elettrica, monitoraggio dell’efficienza degli impianti e assistenza, ma anche acquisto e vendita di energia «green». È specializzandosi e investendo nelle attività di produzione di energia sostenibile e rispettosa dell’ambiente che Starter Energy ha fatto i passi da gigante che l’hanno qualificata come la Pmi più performante nel vasto campione analizzato nella nostra indagine.

L’impresa con base ad Artogne realizza e mette in opera impianti fotovoltaici su misura, in complessi residenziali, commerciali e industriali, sia in ambito pubblico che privato. Parte fondamentale del lavoro di Starter Energy sono il costante monitoraggio e la manutenzione degli impianti installati. Altre capacità che caratterizzano la «piccola» impresa camuna sono la progettazione di impianti fotovoltaici per i capannoni artigianali e industriali, come anche la produzione e la distribuzione di energia elettrica realizzando reti ad alta e altissima tensione, con trasporto fino all’utente finale.

I numeri

Il fatturato nei cinque anni presi in considerazione è cresciuto del 960%, passando da 1,329 a 12,761 milioni di euro, mentre il tasso di crescita annuo composto (Cagr) ha raggiunto il 76%. L’anno di maggiore sviluppo è stato il 2022, quando da 7,4 milioni si è passati a 12,7. L’Ebitda sul fatturato era del 21,5% nel 2019 ed è stato del 19,5% nel 2023, con una media nei cinque anni del 12,6%.

L’utile di esercizio è passato da 200mila euro a 1,779 milioni, con una media annuale nel quinquennio di 565mila euro, mentre il patrimonio netto è salito da 405 mila a 2,534 milioni di euro. La redditività corrente del capitale investito nella gestione (Roi) era del 35,7% nel 2019 e del 35,1% nel 2023, le passività (debiti per prestiti o per pagamenti di merce) di 375 mila euro nel 2019 e di 4,480 milioni nel 2023.

Il rapporto di indebitamento è stato dello 0,9% nel 2019 e dell’1,8% nel 2023, con una media nei cinque anni dell'1,7%. I ricavi invece hanno avuto una media di 5,321 milioni.

Man

Man di Orzinuovi opera nel settore dei cantieri edili
Man di Orzinuovi opera nel settore dei cantieri edili

Man è un’impresa edile specializzata nella costruzione di edifici civili e industriali, come in ristrutturazione, consolidamento, recupero e restauro conservativo di case, palazzi o condomini, sia nel settore privato che in quello pubblico.

La Pmi con quartier generale a Orzinuovi è stata avviata nel 2012 da Fabio Manenti, imprenditore e figlio d’arte, cresciuto al fianco di papà Antonio, dai cui insegnamenti decennali ha appreso la capacità lavorativa e l’attenzione della gestione dell’impresa, rilanciata tredici anni fa con alcuni collaboratori per mettere a frutto tutta l’esperienza accumulata nel settore edile. Man costruzioni ha fondato la sua vistosa crescita degli ultimi anni sulla specializzazione in opere di cemento armato. Altrettanta specializzazione è garantita nella posa di marmi e pietre, di tetti, nella realizzazione di facciate, scavi, fognature, impermeabilizzazioni e lattonerie. I lavori nel residenziale comprendono, oltre alle realizzazioni dalle fondamenta al tetto, anche i rifacimenti delle sole coperture, le messe in sicurezza degli stabili o di una parte di questi, e la costruzione di piscine. Ambito non trascurato sono i lavori pubblici, a favore degli enti, compiuti riqualificando edifici storici come anche strade o piazze bisognose di nuovi marciapiede, pavimentazioni e sottoservizi.

I numeri

Il fatturato nei cinque anni presi in considerazione è cresciuto dell’872%, passando da 1,271 a 11,089 milioni di euro, mentre il tasso di crescita annuo composto (Cagr) ha raggiunto il 71,9%. L’anno di maggiore sviluppo è stato il 2022, quando da 4,4 milioni si è passati a 11. L’Ebitda sul fatturato era del 4,3% nel 2019 ed è stato del 32,2% nel 2023, con una media nei cinque anni del 11,9%. L’utile di esercizio è passato da 9mila euro a 2,262 milioni, con una media annuale nel quinquennio di 508 mila euro, mentre il patrimonio netto è salito da 146mila a 2,816 milioni di euro. La redditività corrente del capitale investito nella gestione (Roi) era dell'1,8% nel 2019 e del 39% nel 2023, le passività (debiti per prestiti o per pagamenti di merce) di 1,106 milioni di euro nel 2019 e di 7,506 milioni nel 2023. I ricavi invece hanno avuto una media nei cinque anni di 4,249 milioni di euro.

Gaia

Anche Gaia srl, la terza pmi sul podio della nostra ricerca, è un'impresa che progetta e realizza impianti. Rispetto alle altre però si distingue per la sua capacità di spaziare in molti ambiti, dall’elettrico al fotovoltaico, dall'idraulica ai cancelli automatici e alle porte sezionali, fino ai sistemi antifurto e perfino alla ristrutturazione completa di casa «chiavi in mano».

Avviata nel 2005, ha sede a Brescia in via Francesco Nullo. È una squadra di lavoro composta da 25 professionisti specializzati e conta su un'esperienza di oltre mille installazioni eseguite. Il primo dei servizi avviati è stato la «sicurezza», per la casa o per l'azienda, con progettazione e installazione di video sorveglianza, allarmi e sistemi anti-intrusione. Quello per gli impianti fotovoltaici è arrivato nel 2007, è rivolto sia alle famiglie che alle aziende, e viene progettato su misura «perché per guadagnare è importante un dimensionamento corretto». L'espansione nel settore elettrico è datata 2010, quando la pmi cittadina ha allestito un servizio a 360 gradi che sa affrontare tutte le esigenze legate agli impianti elettrici civili e industriali, compresa l'installazione di cancelli automatici. Il passo nel settore termo-idraulico è datato 2020, e ha portato in Gaia una lavorazione fondamentale per le esigenze di gestione di case e condomini, comprensiva di progettazione e installazione di impianti dell'acqua o di riscaldamento. Con tutte questa abilità, e grazie a numerose collaborazioni con aziende esterne, la pmi di via Nullo può così realizzare anche servizi completi di ristrutturazione con formula «chiavi in mano», spaziando dalla progettazione degli ambienti alle scelte tecniche ed estetiche.

I numeri

Il fatturato nei cinque anni presi in considerazione è cresciuto del 696%, passando da 903 mila a 7,747 milioni di euro. Il tasso di crescita annuo composto (Cagr) è del 71,2%. L'anno di maggiore sviluppo è stato il 2021, quando da 3,4 si è passati a 7,5 milioni di euro. Tra 2022 e 2023 la crescita è stata più contenuta, da 7,5 a 7.7 milioni. L'Ebitda sul fatturato era del 9,7% nel 2019 ed è stato del 14,5% nel 2023, con una media nei cinque anni del 10%. L'utile di esercizio è passato da 32 mila a 656 mila euro, con una media nel quinquennio di 260 mila euro, mentre il patrimonio netto è salito da 182 mila a 1,451 milioni di euro. La redditività corrente del capitale investito nella gestione (Roi) era dell'8,9% nel 2019 e del 17,1% nel 2023, le passività (debiti per prestiti o per pagamenti di merce) di 475 mila euro nel 2019 e di 5,047 milioni nel 2023. I ricavi invece hanno avuto una media quinquennale di 4,162 milioni di euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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