«È la qualità dell’imprenditore a fare la differenza»

«Quello delle piccole e medie imprese è un mondo molto interessante per gli investitori, se ci si organizza i ritorni possono essere davvero significativi». Parola di Donato Romano, amministratore unico del family office Koinè Finance e già amministratore delegato del gruppo La Piadineria.
Una passione, quella di Romano per le Pmi, che parte da lontano, dal primo lavoro in banca dopo la laurea fino alle società di consulenza e di investimenti. Un percorso professionale che ha riempito nel tempo un bagaglio da mettere a disposizione di aziende che vogliono crescere.
«Nel 2007 – ricostruisce Romano nella serata di presentazione de “Le 1000 Pmi che fanno grande Brescia” – ho incontrato i ragazzi che avevano aperto la prima Piadineria vicino alla filiale della Banca Popolare di Sondrio per cui lavoravo sette anni prima. Erano in difficoltà perché non riuscivano a far crescere l’azienda: io, in tutto quel tempo, avevo acquisito esperienza che ho “scaricato” sulla società, facendola crescere».
Gli anni con La Piadineria sono anni di successo, di fatturati che corrono e operazioni che premiamo.
Dopo l’uscita dalla società, la nuova sfida è il family office: «Quando si tratta di piccole e medie imprese, che devono ancora fare il salto, a fare la differenza è la qualità dell’imprenditore, la sua idea di business – dice ancora Romano –. Bisogna organizzarsi, certo, ma il ritorno che si può ottenere investendo su un’azienda medio piccola è più alto rispetto a quello che si può raggiungere su un’azienda medio grande».
«Una piccola o media impresa ha anche il vantaggio di avere una struttura abbastanza solida, con un buon fatturato – conclude Romano –, deve solo fare il salto in avanti e sono i family office, con risorse private, che la possono aiutare a fare il primo passo. Il venture capital arriva in un secondo momento, per dare la spinta decisiva. Oggi sono molti più i family office che investono in Pmi rispetto alle grandi imprese. Noi riceviamo tra i 50 e i 60 dossier all’anno: significa che c’è una enorme quantità di materiale da vagliare, studiare e valutare».
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