Per Antares Vision un fatturato da 100 milioni
Una storia di passione, di competenza e di coraggio. Che prende vita l’11 ottobre del 2007 quando i giovani Emidio Zorzella e Massimo Bonardi - compagni di università e freschi ingegneri con una tesi in optoelettronica - firmano nello studio del notaio l’atto di costituzione di Antares Vision. La società aveva 16 dipendenti, l’entusiasmo era alle stelle, una marea di idee frullavano per la testa, ma soprattutto i bresciani erano armati di grande coraggio. Lo stesso che qualche anno più tardi li spinse a sfidare apertamente le multinazionali del settore strappando il primo maxi-contratto per macchine di ispezione visiva per 300 linee produttive di farmaci del colosso del farmaceutico Sanofi.
È passato solo un decennio da quella firma dal notaio e Antares Vision è diventata leader mondiale nelle soluzioni di ispezioni visiva, tracciatura e gestione dei dati per l’industria, nonché partner di quasi tutti i grandi gruppi farmaceutici mondiali. I numeri danno la dimensione di ciò che da più parti viene definito un «fenomeno imprenditoriale»: i dipendenti sono più di 400; tre gli stabilimenti produttivi italiani, accanto al quartier generale e centro di ricerca di Travagliato ci sono le sedi di Aprilia e Parma; poi le filiali estere (Usa, Germania, Francia, Brasile, Corea del Sud) e una rete di agenti e partner che copre 50 Paesi del mondo; ma più di tutti c’è l’impressionante crescita del fatturato che dai 13 milioni del 2012 è passato ai 58,5 milioni del 2016 (Ebitda a 13,2 milioni), mentre per il 2017 la società prevede di toccare quota 100 milioni.
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