Pasta Zara, stop produzione a Rovato: 81 lavoratori a rischio
Poco più di un anno fa, il 5 ottobre, il gruppo Pasta Zara ha ceduto uno dei suoi gioielli, il maxi stabilimento di Muggia, in provincia di Treviso, ai «colleghi» di Barilla. Ieri, inoltre, la società veneta dell’agroalimentare ha deciso di liberarsi anche del sito produttivo di Rovato. «La direzione aziendale - conferma una nota sindacale - ha comunicato la decisione irrevocabile di cessare l’attività nello stabilimento Pasta Zara 3 di Rovato», gettando immancabilmente nello sconforto 81 addetti attualmente impiegati nel Bresciano.
Da ieri pomeriggio, sui cancelli della fabbrica sono comparse le bandiere della Uila Uil e della Fai Cisl. «Questa scelta è inaccettabile - tuonano le tre sigle agricole dei sindacati confederali -, dopo molti sacrifici chiesti ai lavoratori in questi ultimi anni e agli impegni non rispettati da parte aziendale». Il patron di Pasta Zara, Furio Bragagnolo, invece, non ha rilasciato alcun commento.
Il punto
Dal confronto fra azienda e forze sindacali emerge che nella fabbrica di Rovato la produzione proseguirà solo fino a metà dicembre. «Le parti - aggiungono i leader provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, rispettivamente Enrico Nozza Bielli, Rossella Gazzaretti e Michele Saleri - si incontreranno nei prossimi giorni in Confindustria Padova, alla presenza delle segreterie nazionali, per esplorare la possibilità di ricorrere a ulteriori ammortizzatori sociali o a soluzioni di riqualificazione e ricollocazione del personale in forza». Nei giorni successivi, con tutta probabilità, verrà convocata un’assemblea con i lavoratori bresciani.
Nel 2010, Pasta Zara è sbarcata a Rovato con l’acquisizione del Pastificio Pagani. L’obiettivo mai nascosto da Bragagnolo era di produrre in quello stabilimento fino a 90mila tonnellate di pasta l’anno. Allora la capacità produttiva sfiorava le 30mila tonnellate. Nei primi tre anni, l’imprenditore veneto ha investito 10 milioni di euro e ha portato la forza lavoro a 124 addetti. A Rovato si lavorava ininterrottamente su tre turni.
Al corposo piano di investimenti però nel tempo non è corrisposto un proporzionale sviluppo delle vendite. Contestualmente, a un drastico ridimensionamento delle linee di credito da parte degli istituti finanziari si è aggiunto anche il famoso crac delle banche venete, che nel 2018 ha costretto il gruppo Pasta Zara (la sede è a Castelfranco Veneto, Treviso) a intraprendere la via del concordato preventivo. La procedura concorsuale è stata omologata dal Tribunale nel gennaio 2010, ma il piano di rilancio del gruppo è rimasto evidentemente pieno di incognite.
@Economia & Lavoro
Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato