Economia

Passaggio generazionale in azienda, in Isfor il modello statunitense

Se le imprese familiari costituiscono l’ossatura portante dell’economia bresciana, garantire la continuità non è facile
Il passaggio generazionale nelle imprese famigliari non è sempre semplice
Il passaggio generazionale nelle imprese famigliari non è sempre semplice
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Se le imprese familiari costituiscono l’ossatura portante dell’economia italiana, vero è che il passaggio intergenerazionale non rappresenta uno dei momenti più facili. Un frangente in cui può essere messa a rischio la stessa continuità aziendale, per la potenziale emersione di conflittualità e di dinamiche relazionali e psicologiche che rendono faticose, a volte impossibili, le scelte che stanno a monte del futuro management. La questione è molto rilevante sul territorio bresciano, dove le aziende a conduzione familiare sono oltre l’80% del totale.

Isfor-Fondazione Aib, come ente formativo di Confindustria Brescia, torna su un tema da sempre ritenuto nevralgico e lo fa col nuovo percorso formativo «Be owner. Da impresa familiare a famiglia imprenditoriale», per accompagnare gli imprenditori nella pianificazione e gestione del «transito» da una generazione all’altra. Un approccio completamente nuovo, messo a punto in collaborazione con Family Strategy e basato su un format ampiamente sperimentato nelle family business school statunitensi: un BootCamp articolato su due fine settimana (23 e 24 settembre e 21-22 ottobre) in cui genitori e figli saranno guidati in riflessioni sul futuro strategico della propria azienda e sulle modalità e regole per condurla in longevità.

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«Il passaggio generazionale è un momento fondamentale per la sostenibilità dell’impresa - ha dichiarato Loretta Forelli, presidente di Fondazione Aib, affiancata dal direttore generale Cinzia Pollio -. Da figlia di un imprenditore, imprenditrice e madre di imprenditori posso affermare che questo processo va progettato e realizzato con attenzione e razionalità per evitare passi falsi ed errori, ripensamenti. L’azienda è la cosa più importante - sottolinea la presidente - e, se ritieni che un figlio non sia all’altezza, devi avere anche il coraggio di mettere al suo posto un manager che invece lo sia».

«Non si possono proteggere le fortune familiari se non partendo da una visione globale della storia e delle radici da cui origina la ricchezza, nonché dei valori intangibili e delle regole in base ai quali trasmetterla», afferma Patrizia Misciattelli delle Ripe, presidente di Family Strategy, con il founding partner Emanuele Giangreco. «Be owner» si rivolge a genitori ancora in azienda, figli che si affacciano all’attività o già operano in essa: in pratica almeno un membro senior e uno junior che seguiranno il master in un ambiente piuttosto informale, una struttura alberghiera selezionata. Il numero massimo di nuclei familiari gestiti sarà di 9; per info: www.isforbrescia.it.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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