Economia

Ori Martin, 15 milioni per il nuovo forno che taglia consumi e CO2

Installata l’unità di fusione EAF Consteel Tenova che sostituisce il vecchio impianto elettrico
Una veduta dello stabilimento Ori Martin © www.giornaledibrescia.it
Una veduta dello stabilimento Ori Martin © www.giornaledibrescia.it
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Un nuovo forno elettrico ad arco super performante, in grado di ottimizzare i consumi ed i processi per una produzione di acciaio con un impatto ambientale minimo. Ori Martin accelera il passo nel suo percorso verso la sostenibilità. Nei giorni scorsi è infatti ripartita la produzione dell’acciaieria cittadina dopo l’installazione della nuova unità di fusione EAF (Electric Arc Furnace) Consteel Tenova. Si tratta del secondo forno elettrico di nuova generazione Consteel Tenova ad essere installato in Europa (dopo quello di Arvedi installato nei mesi scorsi a Cremona), per un investimento complessivo di 15 milioni di euro.

Obiettivo emissioni

«Un investimento fortemente strategico – spiega il vice presidente di Ori Martin, Giovanni Marinoni Martin – che non ha l’obiettivo di aumentare la produzione dello stabilimento bresciano, ma renderla più efficiente e qualitativamente migliore, senza tralasciare il miglioramento continuo della sostenibilità ambientale e la riduzione delle emissioni di CO2, per un acciaio sempre più green».

Il nuovo forno rappresenta solo l’ultimo tassello di una collaborazione di lunga data tra Ori Martin e Tenova. «Nel 1998 fummo i primi in Europa ad installare il forno a tecnologia Consteel di Tenova – spiega Marinoni Martin –. Un sistema che permette la carica in continuo del rottame nel forno elettrico tramite un apposito convogliatore meccanico che consente il preriscaldo del rottame con recupero di calore e quindi maggiore efficienza energetica».

Il tema del risparmio energetico è infatti particolarmente rilevante e delicato alla luce delle recenti quotazioni dell’energia, ma «a tendere – spiega Marinoni Martin – il nuovo impianto consentirà anche una progressiva diminuzione del consumo di elettrodi».

I prossimi step

L’installazione del nuovo forno nel mese di gennaio ha comportato una più fermata dello stabilimento più lunga del previsto. Il prossimo «step» dell’investimento è fissato ad agosto, con l’installazione di uno «Stirrer» (dall’inglese «agitatore») elettromagnetico sotto il forno, che contribuirà a migliorare la qualità dell’acciaio prodotto e generare un’ulteriore riduzione dei consumi energetici.

Il forno Consteel di Ori Martin era già stato aggiornato nel 2015, attraverso l’installazione di un sistema di recupero del calore sulla linea di scarico primario per la produzione di vapore. Il sistema iRecovery oggi fornisce energia termica alla rete di teleriscaldamento di Brescia durante l’inverno, oltre ad alimentare un turbogeneratore Orc per produrre energia per uso interno allo stabilimento bresciano.

Lo scenario

Il 2024 non è stato un anno positivo, in linea con tutto il comparto. «Il 2025 è partito con un po’ di ritardo per via dell’installazione del forno – dichiara Marinoni Martin –, ma siamo ottimisti. Il settore si sta confrontando con la politica. Le politiche intransigenti del Green Deal stanno dando i primi segnali di cedimento e flessibilità.

Anche sull’auto si respira un’aria di apertura verso la neutralità tecnologica: accanto all’auto elettrica devono convivere una molteplicità di utilizzo di combustibili alternativi». «Da parte nostra – prosegue il vice presidente di Ori Martin – continuiamo ad investire in innovazione di processo e di prodotto, oltre ad osservare con attenzione possibili opportunità di verticalizzazione per ottenere e commerciale prodotti a maggiore valore aggiunto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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