Economia

Ops Intesa-Ubi, adesioni al 32,6%: decisive le prossime sedute

Dalla prossima settimana però non si potranno portare in offerta azioni acquistate d'ora in avanti, da stasera partipa solo chi è già socio
Il cda di Ubi Banca ha bocciato l'Ops due volte
Il cda di Ubi Banca ha bocciato l'Ops due volte
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Sale di un altro 6% l'adesione all'offerta su Ubi Banca di Intesa Sanpaolo, arrivando al 32,6%. Restano solo le sedute decisive di lunedì e martedì per conferire le ultime azioni all'offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi. Dalla prossima settimana però non si potranno portare in offerta azioni acquistate d'ora in avanti, da stasera quindi solo chi è già socio di Ubi può partecipare all'operazione. Intesa Sanpaolo conta ancora di superare la soglia del 66,67% che consentirebbe di avviare la fusione in tempi brevi e senza alcun ostacolo. Uno scenario che il cda di Ubi rifiuta e ancora giovedì ha bocciato l'offerta.

Oggi i grandi elettori la pensano però diversamente dal cda, e ritengono vantaggiosa l'Ops. Un'anomalia segnalata anche da Equita (advisor di Intesa Sanpaolo): «Il cda di Ubi ha basato la decisione su opinioni di parte che, secondo noi, si scontrano con dati fattuali che avrebbero dovuto portare a conclusioni opposte». Non solo, «le metodologie di valutazione degli advisor continuano ad essere incoerenti tra loro favorendo arbitrariamente Ubi», aggiunge.

Uno scenario quindi sempre più confuso. Inoltre, non è ancora chiaro cosa farà Parvus Asset Management, il fondo londinese guidato dal finanziere italofrancese Edoardo Mercadante, che detiene il 7,933% di Ubi. In questo marasma, i piccoli soci devono effettuare una scelta delicata entro martedì.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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