Online si cercano vacanze, turismo e... Italia
Prove di ripresa. Il bollettino di questa settimana dell’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) restituisce una nuova fotografia sul turismo italiano che rappresenta il 13% del Pil. Incrementata la percentuale di sentiment positivo sui social (da 4.0% a 4.3%) che si accompagna a manifestazioni di solidarietà nei confronti dell’Italia, i cui valori sono di tendenza, mentre il vivere all’italiana è sempre più esemplare.
L’ascolto social Enit evidenzia come con l’estate alle porte ci sia, nonostante il Covid, il desiderio di vacanze e la ricerca della parola turismo. Dal 18 marzo al 30 aprile, si contano un totale di 617.4 mila mention della Penisola - di cui 32.6 mila comparse sul web e 584.8 mila dai social - che hanno prodotto 186.4 milioni di interazioni, una campagna promozionale spontanea da 331 milioni di euro.
Nel corso delle ultime due settimane è cresciuta progressivamente l’incidenza percentuale delle citazioni che contengono riferimenti al tema «turismo». Le reazioni dell’ultima settimana mostra 20.800 reazioni di gradimento, 3.700 di empatica tristezza, 1.400 di affetto e 1.300 di stupore.
Per il periodo turistico estivo da giugno ad agosto il numero delle prenotazioni aeroportuali riporta il trend tra i diversi Paesi europei in equilibrio: in Italia si contano 407mila prenotazioni (-68.5%), in Spagna 403 mila (-63.7%) ed in Francia 358 mila (66.3%). Le strutture ricettive registrano una minore disponibilità di posti letto per il mese di giugno, un segnale che lascia ben sperare. E anche il prezzo medio delle camere in vendita sulle Ota (On-line Travel Agencies), che ha subito un calo generalizzato a febbraio e marzo, si sta risollevando in tutta Italia già in previsione del mese di giugno.
Certo la settima settimana appena osservata dall’ufficio Studi Enit ha rilevato un andamento ancora molto debole degli arrivi aeroportuali nel 2020, con perdite dal 1° gennaio al 26 aprile del 63.4% rispetto allo stesso periodo del 2019 (che sale a 94.7% da marzo e aprile), proseguendo il trend di maggiore profondità di calo dovuto alla domanda internazionale fermata dalle restrizioni antivirus. Scendono gli arrivi dal mercato cinese allo -77.4% (valore massimo) e dagli Usa (-71.7%), contro il calo inferiore del -54.5% registrato dalla Russia.
L’analisi degli scenari economici a breve termine indica un recupero completo nel triennio, il turismo complessivamente avrà recuperato i volumi del 2019 e li supererà con un totale di visitatori del +4% rispetto al 2019, trend dettato dal turismo domestico.
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