«No tax day»: da domenica le imprese producono per sé
Nonostante i capannoni delle aziende siano quasi tutti chiusi e le saracinesche per lo più abbassate, la prima domenica d’agosto per gli imprenditori bresciani è l’occasione per festeggiare il «No tax day», il giorno in cui le imprese smettono di produrre per pagare il fisco e cominciano a lavorare per se stesse. Quest’anno, rivela il rapporto stilato dall’osservatorio permanente della CNA, è andata meglio rispetto al 2015, quando il No tax day era scattato il 9 agosto, e ancora di più che nel 2014, quando gli imprenditori si erano liberati dal peso del fisco solo il 17 agosto.
Nel complesso però il peso delle tasse erode il 60,1% del reddito delle imprese bresciane, 20 punti in più rispetto alla media europea.
Oltre il 41% del reddito delle imprese va allo Stato, evidenzia CNA, il 12% al Comune e il 6% alla Regione. Un carico fiscale che inibisce gli investimenti, crea precarietà e rallenta la ripresa da parte di chi, pur piegato dalla crisi e dalla burocrazia, è riuscito in questi anni a resistere. Un cambio di passo è dunque ormai indispensabile e auspicato da tutti, a partire dalle piccole e micro imprese.
Proprio per chiedere un sistema fiscale più equo nei confronti delle Pmi CNA ha elaborato e già presentato alla Camera un elenco di proposte. Tra queste, rendere completamente deducibile l’IMU sui capannoni ed i beni strumentali, sfruttare le risorse ottenute dalla lotta all’evasione per detassare il reddito delle Pmi ed agevolare il passaggio generazionale nelle aziende individuali con la completa neutralità fiscale per le cessioni d’azienda.
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