Economia

«No alla formazione a Brescia»: sciopero in Camozzi a Milano

La Fiom Cgil di Milano sul piede di guerra: «In via Rubattino previsto uno sviluppo occupazionale ma ora i dipendenti sono poco più di 20»
La stampante 3D più grande del mondo di Camozzi a Milano - © www.giornaledibrescia.it
La stampante 3D più grande del mondo di Camozzi a Milano - © www.giornaledibrescia.it
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La Fiom Cgil di Milano ha proclamato «uno sciopero a oltranza» dei lavoratori del gruppo Camozzi nel sito di Via Rubattino (area ex Innse), in seguito al trasferimento a Brescia di alcuni operai. «Oltre 10 anni fa, il gruppo Camozzi acquisì l’Innse di via Rubattino, con un accordo definito in Prefettura che prevedeva uno sviluppo occupazionale del sito, che contava quasi 50 dipendenti. Ad oggi i dipendenti sono poco più di 20: è questo lo sviluppo occupazionale previsto?», attacca il sindacato in una nota.

«L’azienda ha deciso in questi giorni di trasferire a Brescia un Rsu e 2 ex Rsu della Fiom Cgil per un anno di formazione finalizzato a lavorare su una nuova macchina: nemmeno fossimo alla Nasa». I metalmeccanici della Cgil ritengono «assolutamente ingiustificato un periodo così lungo di formazione, per lo più in trasferta, visto che altri lavoratori sono stati formati nel sito di via Rubattino».

Immediata la risposta dell’azienda «Le dichiarazioni della Fiom Cgil ci lasciano sorpresi e sconcertati. Il Gruppo Camozzi ha sviluppato in Via Rubattino, un Centro di ricerca e di manifattura avanzata fra i più innovativi in Europa. Nel sito sono in via di sviluppo laboratori suautomazione digitale e robotica con l’Istituto Italiano di Tecnologia e con il Politecnico di Milano; sono installate attività di manifattura avanzata, tra cui la più grande stampante 3D al mondo».

«I progetti di formazione sono stati specificatamente concordati con la Rsu aziendale e risultano parte integrante di un’intesa, firmata il 7 ottobre 2021. Il piano formativo fornisce al personale la necessaria riqualificazione professionale. I percorsi non possono prescindere da un periodo di formazione alla Innse Berardi di Brescia, dove la macchina è stata progettata».

Secondo il gruppo Camozzi «altri lavoratori non hanno necessitato di questo periodo in quanto avevano già conoscenza e padronanza sull'uso dei controlli numerici di tipo avanzato. Infine i detti percorsi di formazione non prevedono alcun trasferimento definitivo a Brescia dei lavoratori, ma un periodo in trasferta», conclude la società.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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