Nel terzo trimestre 2021 nate 1.279 nuove imprese bresciane
Con l’arrivo del vaccino nel bresciano torna anche la voglia di fare impresa. E di «metter su casa». Tra i comparti, infatti, quello che mostra il maggiore slancio nel terzo trimestre 2021 è proprio quello delle costruzioni, seguito a stretto giro da quello del terziario.
A metterlo nero su bianco è l’analisi dei flussi della natalità d’impresa realizzata dal Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia su dati Movimprese, che certifica come il bilancio della nati-mortalità delle imprese bresciane tra luglio e settembre si sia chiuso con un saldo positivo di 470 unità. Quello del terzo trimestre, vale la pena di evidenziarlo, si presenta come il saldo più alto dell’ultimo decennio, anche se rimane influenzato dalla situazione di emergenza sanitaria in corso.
Dall’analisi dei flussi emerge che nel trimestre estivo sono nate 1.279 imprese, in calo del 5,3% sullo stesso trimestre del 2020, periodo in cui si erano concentrate le iscrizioni di nuove imprese per effetto della riapertura delle attività seguite alle chiusure che avevano caratterizzato i primi due trimestri del 2020. Il confronto con il periodo pre-pandemico evidenzia che l’iniziativa imprenditoriale è in ripresa e in aumento del 4,9% rispetto alla media del triennio 2017-2019 (1.218 movimenti in media).
Per quanto riguarda invece le uscite dal sistema produttivo, nel trimestre in questione sono 809 le imprese che hanno cancellato la propria posizione dall’anagrafe camerale bresciana, ovvero l’11,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. Il confronto con il flussi medi del triennio pre-Covid (986 movimenti nella media dei terzi trimestri del periodo 2017-2019) conferma il vistoso calo delle cessazioni (- 18%).
Il numero di imprese bresciane registrate a fine settembre sale così a 118.914 unità, pari ad un +1,2% su base annua, in pratica l’incremento più alto registrato nei terzi trimestri degli ultimi dieci anni, sebbene influenzato dal calo anomalo delle cancellazioni. «I dati confermano che nel 2021 l’iniziativa imprenditoriale ha ripreso slancio riportandosi ai livelli pre-pandemici», commenta il presidente camerale Roberto Saccone per il quale si palesa invece come «più lenta la ripresa delle cancellazioni, il cui dato è condizionato dagli aiuti messi in campo per evitare una perdita di potenziale produttivo che hanno sortito l’effetto di rimandare le chiusure».La crescita del numero di imprese su base annua è trainata dal settore delle costruzione, che per il terzo trimestre consecutivo riportano una dinamica brillante (+373 unità in più) a cui ha contribuito la ritornata vitalità degli artigiani edili (+141 imprese in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Bene anche il terziario, spinto dalla crescita nelle attività professionali e tecniche (+339 imprese in più su base annua); dalle attività assicurative (+160); dai servizi di supporto alle imprese (+140) e i servizi di informazione e comunicazione (+58).
Positivo anche il saldo del commercio con 97 imprese sullo stesso periodo dello scorso anno e del comparto dell’alloggio e ristorazione (+59 imprese). Si confermano invece negativi i saldi dell’agricoltura (-55 unità) e delle attività manifatturiere (-65), ma il dato si inserisce in un trend strutturale in corso da molti anni. Una curiosità: il tasso di crescita annuo della provincia di Brescia, pari a 1,17, si conferma leggermente più basso di quello lombardo (1,24) ma più del doppio di quello nazionale (0,56).
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