Nasce Cantine La Pergola il brand della coop Civielle
No, non è un nome di fantasia, anche perché con tutte le pergole e le pergoline di cui è zeppo il mondo del vino, non sarebbe poi troppo originale. Nei giorni scorsi le Cantine della Valtenesi e della Lugana, la cooperativa storica di Moniga, ha presentato il nuovo brand aziendale che suona ora Cantine La Pergola. Pazienza se noi continueremo a chiamare Civielle (come siamo abituati a fare dal 1992) la cooperativa presieduta quasi da sempre da Sante Bonomo.
Il nuovo marchio è destinato a creare una identità agricola e territoriale ai prodotti che vanno all’estero dove sono già presenti dalla Corea agli Usa. La cantina, giusto sul crociale, è infatti in località «la Pergola» e, proprio a fianco della cantina c’era una osteria che si chiamava Pergolina ed era un posto importante: alla Pergolina di Moniga c’era di fatto il mercato del vino del Garda, dove si facevano gli affari e si fissavano i prezzi delle uve e dei mosti. Lo ha ricordato Michele Vescia, memoria storica e padre di tutte le Doc Bresciane.
A prendere il nome della Pergola saranno le bottiglie prodotte con le uve dei 35 soci, solo 300 mila bottiglie l’anno, frutto di uve raccolte su 80 ettari, quasi del tutto convertiti al biologico, Ma, detta così, pare una descrizione limitativa. In realtà Cantine La Pergola è una rete d’impresa. La cooperativa ha inventato la sala di imbottigliamento viaggiante mettendo su un autocarro filtraggio, lavaggio della bottiglie, riempimento e etichettatura.
Un modo innovativo per consentire al popolo del vino in damigiana di andare sul mercato con più dignità e più reddito. Così le bottiglie che nascono da Civielle sono 4,5 milioni, anche se, alla fine portano il nome del piccolo produttore che ne è l’artefice. Coltivando il legame che si è creato, la cooperativa cura da tempo la promozione dei vini dei suoi utenti. Vuoi andare all’estero, ma sei piccolo per farlo? Ci pensa Civielle La Pergola, anche se poi la vendita estera resta a tuo nome.
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