Economia

Mutui casa: con i tassi alle stelle erogati a Brescia 513 milioni in meno in due anni

Flavio Archetti
Il totale dei finanziamenti degli ultimi 365 giorni non ha raggiunto, tra città e provincia, il miliardo di euro
Un annuncio immobiliare - © www.giornaledibrescia.it
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Il quarto trimestre 2023 dei mutui per la provincia di Brescia è stato il migliore dell’anno. Dall’1 ottobre al 31 dicembre, le famiglie bresciane che sono ricorse a un prestito bancario per acquistar casa hanno richiesto un totale di 259,3 milioni di euro, segnando una piccola ripartenza sul terzo trimestre quando erano stati 224,1 milioni, ma anche sul secondo (253,5 milioni) e sul primo (227,5 milioni).

La tendenza rispetto agli anni scorsi però è in forte ribasso. Secondo una recente analisi dei dati di Kiron Partner – società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, che ha analizzato nel dettaglio l'andamento dei finanziamenti facendo riferimento al report Banche e istituzioni finanziarie pubblicato da Banca d’Italia a marzo 2024 – lo scorso anno è stato il peggiore dell’ultimo triennio, con cali importanti nel confronto con il 2022 e ancora di più con il 2021.

Sotto la lente

Se infatti il totale dei finanziamenti dell'ultimo anno non ha raggiunto tra Brescia e provincia il miliardo di euro, fermandosi a quota 964,4 milioni, nei due anni precedenti il miliardo era stato raggiunto e abbondantemente superato, soprattutto nel 2021, quando le richieste per mutui erano arrivate a 1.447,5 milioni di euro, ma anche nel 2022, che aveva fatto registrare prestiti per 1.288 milioni. Con queste premesse l’ammanco di erogazioni del 2023 sul 2021 è stato di 513,1 milioni di euro, mentre sul 2022 di 323,6 milioni.

Spostando l’analisi ai soli trimestri e mettendo quindi in parallelo 2023 e 2022, gli scarti si fanno meno consistenti ma la tendenza resta comunque marcatamente negativa. Tra il quarto 2022 e il quarto 2023, l’analisi di Kiron ha calcolato per Brescia una discesa del 10,3%, da 289,1 a 259,3 milioni; tra il terzo 2022 e il terzo 2023 il calo è stato del 31,2%, da 325,8 a 224,1 milioni; tra i secondi trimestri si è scesi del 29,2%, da 358,1 a 253,5 milioni, e tra i primi trimestri del 27,8%, da 315,1 a 227,5 milioni.

L’analisi locale

La crisi delle richieste di prestiti, stando alle conclusioni riportate nell’indagine condotta a livello nazionale dalla Bce a gennaio 2024, rifletterebbe «un aumento del numero di famiglie a basso reddito che lamentano difficoltà nel soddisfare i pagamenti del mutuo». Questo dato sarebbe «influenzato principalmente dalla crescita delle rate, causate dall’aumento dei tassi d’interesse».

Sembrerebbe ragionevole a questo punto allora ipotizzare «un effetto onda riguardo al disagio delle famiglie a basso reddito, che si trascina dagli scorsi mesi e che crea minor serenità nell’affrontare le spese da parte di queste persone». I tassi sui nuovi finanziamenti per l’acquisto di abitazioni hanno infatti «registrato una modesta riduzione, collocandosi al 4,31% a febbraio 2024 rispetto al 4,38% di gennaio» (il tasso fa riferimento al Taeg e quindi è comprensivo di tutte le spese).

Il focus regionale

Allargando l’analisi all’intera Lombardia emerge che nel quarto trimestre 2023 le famiglie hanno ricevuto finanziamenti per 2.900,9 milioni di euro, una cifra che colloca la nostra regione al primo posto per totale erogato in Italia, con un’incidenza del 26,81%. Rispetto allo stesso trimestre del 2022 si è registrata una variazione al ribasso dell’11,1%, per un controvalore di -362,9 milioni di euro. Su tutto il 2023 sono stati erogati 10,56 miliardi di euro (25,62% del totale nazionale), con una variazione negativa del 23,8% e una discesa di 3.299,4 milioni.

Il trend nazionale

In tutto il Paese i finanziamenti del quarto trimestre 2023 sono ammontati a 10,82 miliardi di euro, in svantaggio sullo stesso trimestre 2022 del 15,8%, per un controvalore di -2,03 miliardi di euro. La fotografia scattata dall’indagine indica quindi un ridimensionamento nell’erogazione del credito concesso alle famiglie, che conferma la tendenza sia del terzo trimestre 2023, quando la variazione negativa era stata del 24,7%, sia del secondo trimestre 2023, quando aveva raggiunto il 33,3%.

A livello nazionale gli ultimi dodici mesi si sono chiusi con concessioni di mutui per 41,24 miliardi di euro, con una variazione negativa del 25,4% rispetto all’anno precedente.

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