Mps, sul destino della banca l'ombra lunga dell'incertezza
In attesa che dal Cda di domani emerga qualche indicazione che faccia maggiore chiarezza sulla strada da percorrere per salvare Banca Monte dei Paschi di Siena, ad oggi sulla vicenda regna l’incertezza. Il primo elemento di dubbio scaturisce dal fatto che, come detto ieri dal Cda, nessuna comunicazione ufficiale sia arrivata alla banca dalla Bce riguardo al diniego sulla proroga al 20 gennaio dei termini per la ricapitalizzazione da 5 miliardi.
Eppure la comunicazione della Vigilanza guidata da Daniele Nouy sarebbe stata la prassi. In ogni caso, dopo la diffusione dell’indiscrezione del rifiuto alla proroga, ieri il titolo ha cominciato a perdere in Borsa a rotta di collo chiudendo in calo del 10,55%. Allo stesso tempo si è rafforzata l’ipotesi di un salvataggio dello Stato (il Tesoro ha già il 4%) per la banca più antica del mondo. Ieri fonti governative riferivano come il decreto "omnibus" per il sistema bancario, comprendente anche l’ombrello per Mps, fosse pronto.
In serata, al termine del Cda, i consiglieri hanno tenuto a sottolineare che vanno avanti tutte le attività propedeutiche al completamento dell’aumento di capitale. Sempre ieri il presidente dell’istituto, Alessandro Falciai, ha evidenziato che «salveremo il Monte dei Paschi di Siena sicuramente». Sulla stessa linea le dichiarazioni di oggi del viceministro dell’ Economia, Enrico Zanetti, secondo cui la questione Mps «dovrà vedere una soluzione nel giro di pochi giorni, il governo ha seguito la vicenda e soluzioni sono a portata di mano, bisogna portarle a compimento».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato