Economia

Mooveo usa la biomeccanica per la tecno-bici

A Borgo Wuhrer lo store dove grazie a una serie di sensori si costruisce una due ruote su misura
Il macchinario. Andrès Medoza nel negozio Mooveo di Borgo Wuhrer
Il macchinario. Andrès Medoza nel negozio Mooveo di Borgo Wuhrer
AA

Si fa presto a dire «pedala», ma quando si pedala (a lungo) su una bicicletta che non è su misura si moltiplicano i movimenti sbagliati, si moltiplica la fatica e si demoltiplicano le prestazioni. Esigenze certo da professionisti, ma anche da pedalatori del week end che ambiscono a chilometraggi importanti. In aiuto del ciclista ora c’è la biomeccanica che, grazie ad una serie di test effettuati con apparecchi sofisticati, consente di arrivare alla bicicletta tailor made, fatta su misura.

Mooveo - nome che in sé parrebbe non voler dire niente, ma che qualcuno ha pensato e le cui due «o» centrali suggeriscono invece all’orecchio l’idea del movimento ed all’occhio ispirano le ruote della bicicletta - il nuovo store di Borgo Wuhrer (modello londinese elegante e luminoso dove nello store sport di un grande marchio di biciclette c’è anche la galleria del vento per i ciclisti che vogliono esser messi in sella al meglio) va in questa direzione, mettendo a disposizione di chi vuole pedalare un sistema d’indagine Retül, lo stesso usato dagli uomini del team Sky, società di Boulder in Colorado

L’obiettivo. Di cosa si tratta? A spiegarlo è Andrès Medoza, 30 anni, cileno naturalizzato italiano, che racconta «siamo in grado di mettere in sella sia il professionista che l’amatore nelle migliori condizioni possibili, o meglio mettiamo la biciletta sotto i glutei del ciclista nel miglior modo possibile». Tutto incomincia mettendo l’atleta (vero o presunto) su una bici che assomiglia ad una mitragliatrice: una telecamera ne riprende il gesto atletico e mentre il ciclista ha la possibilità di correggere la propria posizione in sella, una serie di sensori nel rilevano i parametri che verranno poi trasferiti al costruttore. Parametri non da poco: altezza della sella e suo svettamento, centro anatomico della bici ovvero il punto esatto in cui vengono posate le tuberosità ischiatiche del ciclista, distanza sella/manubrio, arretramento o avanzamento della sella, lunghezza delle pedivelle: tutte misure che un tempo venivano prese con il metro ed il filo a piombo e che oggi invece passano attraverso l’analisi di un software dalla cui risposta dipenderanno le misure dei diversi componenti della bicicletta.

Dalla sella alla suola. Finito? Non ancora perché tu puoi esser allenato, avere la bici su misura ma se la sella duole è tutto vano. Ecco allora che uno strumento con il sistema dsd consente di misurare le dimensioni dei glutei, valutare la differenza tra maschi e femmina e aiutare a realizzare una sella su misura. Tutto finito? Mancano le solette delle scarpe: per realizzarle, esattamente come accade per gli sciatori, i piedi del ciclista vengono fatti posare su un tappeto che ne rileva eventuali le caratteristiche restituendo al conformatore i dati per la realizzazione della soletta termoformata. A questo punto la parola passa al telaista ed al meccanico, prima di passare all’atleta: mai come questa volta in sella ad una tecno bike.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato