Economia

Montonale Orestilla è il miglior bianco del mondo per gli inglesi

Dall’annuncio si è scatenata la caccia alle ultime bottiglie di Lugana Orestilla. La richiesta è arrivata soprattutto dagli Stati Uniti
  • L’azienda è gestita da Roberto Girelli con il fratello maggiore Claudio e il minore Valentino
    L’azienda è gestita da Roberto Girelli con il fratello maggiore Claudio e il minore Valentino
  • L’azienda è gestita da Roberto Girelli con il fratello maggiore Claudio e il minore Valentino
    L’azienda è gestita da Roberto Girelli con il fratello maggiore Claudio e il minore Valentino
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Orestilla, chi era costei, si chiederebbe il Manzoni. In realtà di Orestilla si sa assai poco perché è stata trovata solo una lapide dove si pensa che sia stata sepolta. Il mistero rimane perché la Lugana, ai tempi di Catullo, era una inestricabile selva. Cosa faceva lì la povera Orestilla è un mistero. Ma da lei ha preso il nome il vigneto in cui riposa e da lei ha preso il nome un Lugana Montonale intenso, personale, dal sorso lunghissimo ed elegante. 

Un Lugana che è piaciuto moltissimo agli inglesi che lo hanno indicato, tra 17.200 campioni di vino di tutto il mondo assaggiati alla cieca, come il miglior bianco del mondo. La prestigiosa rivista Decanter gli ha assegnato la medaglia di platino insieme a 34 vini di altissimo lignaggio. Una compagnia che rende orgogliosi solo per esserci.

La caccia. Ma c’è un risvolto pratico non da poco: dall’annuncio del riconoscimento si è scatenata la caccia alle ultime bottiglie di Lugana Orestilla. La richiesta è arrivata soprattutto dagli Stati Uniti, un mercato dove (con la Germania) la Cantina Montonale è già molto presente (esporta il 50% della produzione di 100mila bottiglie l’anno). Il problema è che di Orestilla 2015 ne sono state prodotte solo 4mila bottiglie. Non cercatene, sono esaurite. Vi potrete rifare con il Lugana d’annata (il 2016 è grande ed è il miglior vino della zona secondo il Gran Priorato del Lugana). Si chiama Montunal ed ha mineralità ed eleganza da vendere. Di quello ce ne sono 80mila bottiglie.


Le origini. Trovare il Lugana sul tetto del mondo enologico forse non è più una novità, ma è incredibile che lassù ci sia una delle aziende più giovani della zona. Vero che il bisnonno degli attuali proprietari ha fondato l’azienda nel 1911, ma poi tutto è andato perso e la storia è ricominciata quasi da zero solo nel 2005 quando Roberto Girelli ha ricevuto in regalo dal padre un ettaro a vigna di Turbiana. 

Era appena diplomato (poi si è laureato) e ha messo in campo molta competenza tecnica ed ambizione. Oggi l’azienda è gestita da Roberto Girelli con il fratello maggiore Claudio e il minore Valentino, enologo pure lui. Gli ettari vitati ora sono 25 e sono collocati in una felice porzione di Lugana che gode a pieno delle brezze del lago. Ma poi c'è molta cura in cantina con lunghe permanenze sulle fecce nobili che regalano complessità ora e vita lunghissima in futuro.
I tre giovani hanno fin da subito coltivato una grande attenzione all’ambiente. La nuova cantina ha le pareti in paglia di riso ed è energeticamente autonoma grazie ai pannelli fotovoltaici, in un angolo di campagna intatta. Che resterà così. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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