Misiani: «Serve un prospettiva che rilanci lo sviluppo»
Prima elogia i numeri del territorio bresciano, numeri «che descrivono una realtà molto forte e a grande vocazione manifatturiera». Poi si concentra sulla ricetta messa in campo dal Governo. Il viceministro all’Economia Antonio Misiani fa il punto su quello che è stato fatto e quello che ancora ci sarà da fare. «Il 2020 si chiuderà con una pesante recessione e per questo abbiamo cercato di rispondere essenzialmente su due fronti - dice -: in primis, adoperandoci affinché le imprese, le famiglie e i lavoratori reggessero l’urto della pandemia, grazie allo stanziamento di oltre 108 miliardi, di cui ben 47 proprio a sostegno delle imprese. Un atto importante ma non sufficiente - prosegue - perché oggi più che mai si deve contemporaneamente costruire una prospettiva di medio-lungo periodo che rilanci lo sviluppo».
Ecco allora che il secondo fronte su cui il Governo si sta muovendo è quello della «costruzione di nuove opportunità d'investimento per le imprese che lavorino sugli elementi di fragilità strutturale del sistema, dalla limitata patrimonializzazione all’internazionalizzazione». Il viceministro punta sui fondi di Next Generation. «L’Italia sarà la principale beneficiaria, ma dobbiamo mettere in campo sforzi straordinari - conclude -: serve un cambio di passo delle amministrazioni pubbliche affinché le risorse possano essere impegnate entro il 2023 e spese entro il 2026».
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