Economia

MinerVa, la supercar a guida autonoma di Sergio Savaresi vince anche in Texas

Il docente del PoliMi, originario di Manerbio, si concede il «bis» dopo il successo di Las Vegas
La Dallara AV-21 del prof. Savaresi con alla guida «As.car.i», ossia il pilota virtuale creato dal PoliMi - © www.giornaledibrescia.it
La Dallara AV-21 del prof. Savaresi con alla guida «As.car.i», ossia il pilota virtuale creato dal PoliMi - © www.giornaledibrescia.it
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Non c’è due senza tre! Il celebre detto calza a pennello per la MinerVa di PoliMove, l’auto a guida autonoma del team del Dipartimento di Elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano, capitanata dal professor Sergio Matteo Savaresi, originario della nostra provincia, per la precisione di Manerbio. Dopo aver sbaragliato tutti lo scorso gennaio all’Indy autonomous challenge di Las Vegas e dopo aver battuto, il successivo 27 aprile, sul rettilineo della pista di atterraggio dello Space Shuttle al Kennedy space center della Nasa di Cape Canaveral, il record di velocità sfondando la soglia dei 300 chilometri orari (per la precisione, 309,3 km/h), il 12 novembre scorso ha portato a casa l’ennesimo successo sulla pista del Texas motor speedway, vincendo di misura la sfida con le monoposto di ventun team composte da oltre 500 studenti universitari appartenenti a trentanove atenei di undici Paesi.

Il commento

«È stata una gara difficile, anche condizionata dal meteo avverso - racconta Savaresi -.Complessivamente è stata una gara caratterizzata da numerosi errori da parte di tutti i teams; una corsa con un formato più libero nelle traiettorie di difesa e quindi che richiedeva una capacità di percezione degli avversari più evoluta rispetto alla gara di Las vegas - prosegue -. Il team del Politecnico è stato l’unico che non ha commesso errori, in entrambe le gare ha evitato la collisione con l’avversario che ha commesso errori nella fase di attacco, grazie alla reattività ed alla corretteza della azione mitigante de suo "pilota artificiale"».

Sì, perché a guidare la Dallara AV-21 «targata Brescia» all’Indy autonomous challenge in Texas era proprio «As.car.i», acronimo per «Autonumous car intelligence», il pilota virtuale che altro non è che un software di intelligenza artificiale in grado appunto di guidare «da solo». Le auto monoposto che si sfidano, invece, sono tutte uguali tra loro: tutte Dallara AV- 21 (ognuna del valore di 600mila dollari) con al posto del pilota un sistema a motore tecnologicamente avanzato per muovere il volante e i freni. Il tutto collegato a sensori e guidato da un sistema di intelligenza artificiale programmato da ciascuna delle scuderie in competizione.

É evidente dunque perché il «nostro» Savaresi parla, all’indomani della vittoria texana, di una «grandissima soddisfazione, per aver mostrato consistenza e affidabilità nelle presetazioni, inclusi importanti aspetti di sicurezza che hanno forti ricadute sullo sviluppo dell’auto autonoma sulle strade pubbliche».

Il progetto

PoliMove si inserisce all’interno del gruppo di ricerca del Politecnico di Milano, Politecnico mOve, guidato dallo stesso professore Savaresi, che si occupa da circa 20 anni di controlli automatici in veicoli terrestri di ogni tipo, dalle biciclette elettriche alle automobili, fino ai trattori. Un’eccellenza tutta italiana, ma con lo zampino bresciano, certo destinata a far parlare di sé anche nei mesi a venire.

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