Migliaia di lavoratori bresciani in sciopero: «No a questa Manovra»
Migliaia di lavoratori bresciani hanno protestato oggi contro la Manovra finanziaria del Governo, nell'ambito dello sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil (Cisl non ha aderito). Centinaia di loro questo pomeriggio si sono dati appuntamento in largo Formentone per manifestare in corteo.
Striscioni, manifesti, fischietti per una vera e propria onda umana in piazza, in rappresentanza di pressoché tutti i settori produttivi, a manifestare la forte preoccupazione per le conseguenze delle misure che il Governo Meloni si accinge a varare.
Durante la protesta, i vertici sindacali - Francesco Bertoli, segretario provinciale Cgil, e Mario Bailo, guida della Uil bresciana, entrambi soddisfatti per il livello di adesione dello sciopero - hanno incontrato il prefetto Maria Rosaria Laganà per spiegare la loro contrarietà alla manovra, in particolare al taglio alle pensioni, come pure all'assenza, a detta dei sindacati, di prospettive per la precarietà.
Laganà ha affermato di aver compreso le ragioni della protesta e ha assicurato che si farà carico di trasmettere il messaggio al Governo e al ministero. Tuttavia, ha anche espresso preoccupazione sugli scenari futuri: «Nel Bresciano il tessuto produttivo permette di gestire le difficoltà e c’è una sostanziale tenuta, ma altrove una parte di Paese non ce la farà».
Lo sciopero ha interessato undici regioni italiane e si è svolto in due momenti durante la giornata, nonostante il maltempo.
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