Metalmeccanici, il difficile equilibrio tra rinnovamento e tutele
«Serve rinnovamento» dice il presidente di Federmeccanica Fabio Storchi. «Stiamo tornando indietro di un secolo» rispondono i segretari generali dei sindacati di categoria. Oggetto del contendere è il rinnovo del contratto nazionale: la trattativa è in stallo da dicembre.
Si sono confrontati (a distanza ma non troppo) anche oggi, in una giornata partita con la manifestazione unitaria in piazza Loggia di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm.
Nel pomeriggio si è invece tenuta, al Teatro Grande, l'Assemblea generale di Federmeccanica, a cui hanno partecipato anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e il presidente di Aib Marco Bonometti.
Se per Boccia «Brescia è emblema della produttività italiana», altrettanto significativo è il «rinnovo del settore, che - secondo Storchi - sta vivendo una quarta rivoluzione, quella della connettività. Da qui la necessaria spinta in direzione di un peso maggiore del contratto aziendale, da rendere prevalente su quello nazionale». Una posizione che non piace ai sindacati. E il braccio di ferro continua.
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